Come è difficile giocare in Italia! Deve essere questo ciò che ha pensato negli ultimi giorni Mark Van Bommel quando si è sentito riversare addosso tutte le critiche immaginabili. Una parabola critica non indifferente per il centrocampista olandese che, nel giro di 5 mesi dal Maggio a Settembre è passato dall’essere uno dei colpi del mercato di gennaio decisivi per lo scudetto, a giocatore “bollito” e finito dal quale non aspettarsi più altro essendo, ormai, alla fine della carriera.
Ma quanto è difficile? Prima di discutere un giocatore come Van Bommel, che ha militato in squadre quali Bayern Monaco e Barcellona, bisognerebbe contestualizzare il tutto e verificare quella che è una situazione difficile per la mediana rossonera. Cinque giocatori disponibili per 4 posti, senza possibilità di ricambi in un ruolo, quello di mediano, che richiede una condizione fisica al top per gestire i tempi di gioco offensivi e difensivi della squadra.
Van Bommel è un professionista serio, sempre tra i primi ad arrivare agli allenamenti e tra quelli che danno sempre tutto in partita. E’ chiaro, inoltre, come, essendo un giocatore non più giovanissimo abbia bisogno di più tempo per entrare in condizione e dare il meglio di sè. Le pagelle annuali non si possono fare dopo appena 3 partite, senza dimenticare, tra l’altro, che l’anno scorso la seconda giornata ci vide sconfitti a Cesena, non certo con il Napoli, ed alla fine sappiamo bene come è finita. I conti, come ben si sa, si fanno alla fine.