La notizia dell’infortunio di Ibrahimovic ieri ha scosso Milanello. Allegri poco prima, nella conferenza stampa in Italia, parlava dello svedese come il perno del suo attacco, ma non solo, un giocatore insostituibile in questo Milan per carisma e esperienza. La rifinitura ha fatto accadere l’impensabile: Ibra out, niente ritorno a Barcellona. Non parte, si è fatto male, problema all’adduttore, problemi per Allegri, problemi per il Milan. Con il passare delle ore però in alcuni tifosi ha iniziato a trapelare l’idea che l’assenza di Ibra avrebbe potuto non essere così dannosa per il Milan, almeno nella trasferta catalana. I fischi del Camp Nou sarebbero stati tutti per lui, colui il quale ha osato andarsene dal paradiso terrestre sbattendo la porta in faccia a Guardiola, il filosofo. Forse, nonostante quel carattere rude e la faccia da duro, la sua prestazione ne avrebbe risentito.
Pensiero quindi rivolto al campionato. Recuperarlo contro il Napoli sarebbe cosa indispensabile ma Allegri smorza le aspettative: “Difficile rientri contro i partenopei“. E allora le cose si fanno complicate. Oggi la Gazzetta dello Sport riporta un’indiscrezione: 4 partite senza Ibra. Barcellona, Napoli, Udinese e Cesena. Rientro sul campo da gioco fissato per il 28 settembre nella gara interna di Champions contro il Victoria.
Dalle parti di Barcellona i maligni pensavano a un infortunio tattico. “Ibra vuole risparmiarsi i fischi e una brutta figura” questo il pensiero della maggior parte dei tifosi blaugrana, che di lui evidentemente non hanno un bel ricordo. Vero che la lesione all’adduttore non desta particolari preoccupazioni visto che è millimetrica ma se il Milan non vuole rischiare di perdere il suo faro per molto più tempo meglio essere cauti. La vendetta di Zlatan può aspettare. Spazio a Pato e Cassano oggi mentre per il campionato, con Robinho e Inzaghi ancora ai box, potrà tornare utile il giovane El Shaarawy.