Quello che si è visto contro la Lazio è stato certamente un Boateng piuttosto opaco e sotto tono. Poche idee e un numero troppo limitato di palle giocate. Siamo abituati a vedere un altro Kevin, più veloce e più concreto. Serata storia, può succedere così come al Milan. Rimane, però, un punto di forza fondamentale per questa squadra, senza dubbio.
Anche quando non brilla, anche quando non punge. Resta una soluzione importante e unica nel suo genere, capace di far male quando nessuno se lo aspetta. Come stasera quando sul 2 a 2 è andato vicinissimo alla rete del vantaggio, conclusione salvata da Bizzarri con un ottimo intervento. E speriamo che la sua pericolosità la possa mostrare in quel di Barcellona, tappa storica per i rossoneri. Partita in salita, complicatissima ma non impossibile. Nel bene e nel male comunque c’è sempre un comune denominatore in Boateng: il cuore.
Al centro di tutti i contrasti, nel mezzo di tutte le battaglie, sportive ovviamente. Nonostante una spalla infortunata e dolorante, è rimasto in campo soffrendo. Fino a quando ha potuto, lasciando il posto a Pato. Esemplare rarissimo da trovare, umile e pronto al sacrificio, sempre e comunque. Nonostante una prestazione non troppo positiva, lui è presente, vivo e ci mette sempre il piede. Qualità che vanno al di là della prova in sè, che apprezzano tutti. Big Bang Boateng!