L’idolo del Paranà è partito da metà campo, con un’accelerazione fulminea e fulminante, ha tagliato l’intera difesa blaugrana, mettendone a nudo i punti deboli e, con un piatto preciso, ha battuto Victor Valdes. Il tutto a conferma del fatto che Alexandre, non ancora al top della forma, possa essere decisivo in ogni situazione. Pato costituisce, senza dubbio, l’emblema del Milan di ieri sera. Decisamente indietro di condizione rispetto ai più quotati avversari, i ragazzi hanno fatto il possibile per non soccombere e, soffrendo, com’era giusto che fosse, sono riusciti a strappare un preziosissimo punto, specie in ottica qualificazione. Abbiamo attentamente studiato i punti deboli dei Campioni d’Europa, che non presentavano in campo né centrali difensivi di ruolo né corazzieri, tolto Puyol nel finale, e, nei momenti clou della partita, li abbiamo puniti. Bisogna quindi essere soddisfatti di come siano andate le cose.
Tornando a Pato, si può tranquillamente affermare che Alexandre ha dimostrato ancora una volta le sue enormi potenzialità. Pato annovera nel suo repertorio uno scatto incredibile e una velocità di coordinazione ed un’immediatezza di tiro senza eguali. Continuando a lavorare seriamente, essendo un po’ più continuo in ogni fase di gioco ed imparando a difendere la sfera in maniera decisamente migliore, Pato potrebbe, in breve, consacrarsi. Proprio riguardo a questo aspetto, Alexandre potrebbe imparare molto da Ibra, maestro nel difendere il pallone. Ergo, per diventare un top player di livello mondiale, ci sono tutte le premesse. Sta ora a lui colmare le poche lacune rimaste e non smarrire la retta via.
This post was last modified on 14 Settembre 2011 - 16:56