L’arrivo di Aquilani, lo sciopero dei calciatori, il sorteggio dei gironi di Champions League. Senza un ordine, perché un ordine preciso non c’è, né di importanza, né tantomeno temporale, visto che è accaduto tutto nel caotico volgere di due giorni, sono questi gli avvenimenti che hanno scandito la settimana che volge alla conclusione. Tutti argomenti importantissimi per il Milan, perché segneranno, in un modo o nell’altro, l’immediato futuro rossonero.
Partiamo dalla querelle calciatori-Lega Calcio. A quest’ora saremmo dovuti essere qui a parlare di calcio giocato, della prima del Milan in campionato. E, invece, tutto slitterebbe (il condizionale, in questo momento, è d’obbligo) al 10-11 settembre, quando si dovrebbe disputare la seconda/prima della stagione 2011/2012. Alla fine, senza entrare nel merito della polemica, l’accordo tra l’Associazione dei Calciatori e la Lega non c’è stato, le parti sembrano, al momento, ben lontane dal trovare un accordo, ragion per cui dovremo aspettare ancora due settimane prima di poter assistere a quello che a tutti noi interessa davvero: il calcio giocato.
Ma questo calcio giocato è fatto anche di uomini, che alle volte partono, altre arrivano. Al Milan un solo arrivo degno di nota doveva esserci questa estate, doveva giungere alla fine del mercato e così è stato. Il fantomatico Mister X ha finalmente un nome, magari non di prestigio come molti potevano aspettarsi, ma comunque di grande qualità: Alberto Aquilani, che venerdì è diventato ufficialmente un calciatore del Milan, firmando un contratto di tre anni. Il centrocampista romano arriva in via Turati con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a sei milioni di euro più bonus, con la clausola che giochi almeno 25 partite in tutto l’arco della stagione. Il suo ingaggio sarà, per quest’anno, di due milioni di euro, che aumenterebbero a 2,5 nel caso giochi anche le due stagioni successive.
È dunque Aquilani il rinforzo scelto dal Milan per cercare di colmare il più possibile il gap rispetto alle squadre più forti d’Europa. Distanza che, secondo capitan Ambrosini, non esiste, tranne che con il Barcellona, una spanna sopra tutti gli altri. E, destino vuole, sarà proprio la squadra di Guardiola il primo avversario dei rossoneri in Champions League, secondo quanto venuto fuori dall’urna di Nyon nel pomeriggio di giovedì. Un sorteggio iniziato con il brivido per tutti i fan del Diavolo, poiché il Milan, finito in seconda fascia a causa degli ultimi deludenti risultati europei, si è visto sorteggiare nel gruppo in cui la testa di serie erano proprio i blaugrana. Fortunatamente, l’amaro dell’inizio è stato addolcito dalla terza e quarta fascia, che hanno regalato ai rossoneri degli avversari non propriamente insuperabili: Bate Borisov e Viktoria Plzen.
Infine, ci sembra doveroso esprimere il nostro più sincero “in bocca al lupo!” al piccolo grande “uomo fiammifero” Mathieu Flamini, che starà fuori cinque mesi a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio destro, rimediata nel corso dell’incontro di domenica scorsa contro la Juventus per il trofeo Berlusconi. Non sappiamo se, visto l’infortunio, il Milan tornerà sul mercato per colmare il buco in mediana. Quel che più ci preme adesso è augurare al francese buona fortuna per l’intervento chirurgico al quale si dovrà sottoporre e sperare in una sua pronta guarigione!