Quest’ultima gara, giunta ormai alla sua ventunesima edizione, rappresenta da sempre un appuntamento molto sentito in casa rossonera, essendo stato istituito in memoria del padre del presidente Silvio Berlusconi.
Tuttavia per quei tifosi milanisti particolarmente scaramantici l’avvicinarsi di questo appuntamento evoca cattivi presagi. E’ ormai nota la leggenda legata al ventennale trofeo, che contempla che la squadra vincitrice non riesca poi ad aggiudicarsi lo scudetto.
Ma si tratta solo di una leggenda o c’è qualcosa di più? Andando a sbirciare nell’albo d’oro della manifestazione si evince che, effettivamente, solo tre volte su venti, nel 1992, 1993 e 2001, la squadra premiata con il Trofeo Berlusconi è stata poi capace di vincere il campionato di Serie A. Nel 2004 inoltre lo scudetto è stato successivamente revocato alla Juventus, che l’estate prima si era aggiudicata il trofeo.
Il Milan, un anno fa, aveva interrotto un filotto di cinque trofei Berlusconi conquistati consecutivamente, cedendo alla Juve ai rigori 5-4 dopo lo 0-0 dei primi novanta minuti. E tutti sanno come andò poi il campionato, con il Milan capace di laurearsi Campione d’Italia dopo molte stagioni.
I rossoneri superstiziosi si chiederanno dunque: vale davvero la pena di vincere questa partita sfidando la sorte e rischiando di ostacolare la prosecuzione del nuovo ciclo cominciato da Max Allegri?
Difficile credere che a Milanello il tecnico livornese e i giocatori si pongano problemi di questo tipo. Milan-Juventus è vista anzitutto come una partita importante per misurarsi con la squadra che si è maggiormente rinforzata in questa campagna estiva e per assistere al ritorno di Anrea Pirlo a San Siro con indosso un’altra maglia. E al diavolo la scaramanzia!
This post was last modified on 11 Agosto 2011 - 21:43