In ombra nella sua prima uscita con la sua nuova squadra. In una nuova realtà, in un nuovo campionato; con esigenze diverse. Criticato. Molti non aspettavano altro, per aprir bocca e bocciare Taye Taiwo senza averlo quasi mai visto. Mal giudicato contro il Bayern Monaco, contro Arjen Robben. Non una squadra qualunque, non un giocatore qualsiasi.
Impetuoso, smaliziato e con del talento. La nostra realtà rimane questa. Realtà rossonera. Perchè ci vuole del tempo per entrare a far parte di un gruppo rodato e vincente. Non basta una partita, nemmeno se fosse stata estremamente incoraggiante e positiva. Si dice che la prima impressiona può sempre ingannare. Vero. Fiducia verso un giocatore che si è subito posto bene con ambiente e società Milan, che copre un ruolo delicato e non troppo coperto e competitivo. Un terzino che manca da tanto tempo: veloce, di spinta.
Arrivato con tanta volontà, ne è un esempio il rientro anticipato a Milanello. Ieri, infatti, per lui era prevista una giornata di permesso ma Taiwo ha voluto lo stesso allenarsi. Un gesto importante e da apprezzare. Lo scorso anno una delle scoperte più liete è stata la crescita e la valorizzazione di Abate, e con un Allegri così bravo e determinato c’è da scommetterci che anche Taye potrà soprendere tutti. Facendo ricredere tanti.