Esattamente un anno fa, arrivava al Milan, tra lo scetticismo e il pessimismo generale, un tale Kevin Prince Boateng. Visionato al Mondiale sudafricano e conosciuto dai cultori della Premier League per il suo carattere bizzoso, il centrocampista ghanese si accasava al Milan tramite un’operazione complicata, che vedeva la collaborazione del Genoa. Suo mentore era Massimiliano Allegri, allora considerato dal tifoso medio una mezza figura. A prima vista, in pochi avevano previsto come sarebbero poi andate le cose.
Le prime apparizioni in gare importanti, contro il Real Madrid, il Napoli e la Juventus, sembravano dare ragione ai superficiali soloni del calcio: Boateng si dimostrava una mezz’ala veloce, prestante fisicamente, ma ingenua tatticamente. Eppure si sa, l’apparenza inganna. E bastava poco per fare cambiare musica, molto poco. E’ stata infatti sufficiente un’ acuta intuizione di Mister Allegri per cambiare tutto. Il 4 dicembre 2010, Boateng cambiava posizione, andandosi a posizionare sulla trequarti. Da quella sera, KPB, da disordinato giocatore qualsiasi, è diventato un’arma letale: con la sua imprevedibilità, le aree avversarie si sono trasformate in un terremoto.
Non c’era un tatticismo che tenesse, Boateng era ovunque. I difensori avversari non avevano più punti di riferimento, Kevin era diventata un’autentica spina nel fianco. Oggi, a distanza di otto mesi da quel freddo sabato sera di dicembre, in cui il Milan e Boateng schiantavano il Brescia, si può affermare che il Kevin Prince Boateng è diventata a tutti gli effetti una colonna portante per il Milan. Boateng ha convito, e convince, tutti, comprese le malelingue. Anche quando non è in giornata, Kevin sa essere decisivo, derby di Supercoppa docet. Vista la sua abilità a spezzare letteralmente le partite, KPB potrebbe risultare determinante pur partendo dalla panchina.
Alla luce delle sue ultime dichiarazioni, in cui si è detto disposto a tornare sulla mezzala, sarebbe comunque blasfemo chiunque pensasse di non rivedere più le sue veementi incursioni. Boateng, essendo a contatto con atleti di livello mondiale, potrebbe pian piano migliorare la sua consapevolezza tattica e, visto l’ormai probabile arrivo di Aquilani, comparire spesso anche sulla trequarti. Boa e Aqui sono infatti interscambiabili. Il tutto per garantire sempre meno punti di riferimento agli avversari. Day by day, match by match, Kevin è sempre più protagonista. Lo attendiamo quindi carico a mille anche per questa stagione, con la speranza di festeggiare con lui nuovi titoli.