Ah sì, questa volta non deluderà. Mi espongo in prima persona perché, tra lui e Montolivo, Mister X dell’ultima ora, non ho mai avuto dubbi. Più provinciale l’uno, più open mind l’altro; più umile l’uno, più pompato l’altro; più quadrato l’uno, più incompiuto l’altro. A voi identificare chi, in ogni confronto, corrisponda all’uno e all’altro. Tant’è che ormai Alberto Aquilani sembra ad un passo da vestire la maglia rossonera, lui, che a questa maglia è già stato vicino qualche anno fa, quando forse, però, era più immaturo…
Sarà il Mister x o la mezz’ala (?) low cost che sconfessa una ricerca che sembrava avviata verso altri lidi? Sarà un ripiego diventato necessario dopo la vicenda del Lodo Mondadori? Sarà che io, anche di fronte a proclami di un certo tipo “alla Galliani”, ho sempre invocato il mio caro San Tommaso: mai crederci senza averci messo il naso. E, chissà, non è ancora detto, ma anche questa volta può essere che ci abbiamo preso. Quando alcuni nostri confratelli erano già in brodo di giuggiole nella speranza di accogliere a Milanello Cesc Fabregas, laddove già si sapeva quale fosse il suo ardente desiderio, noi si restava, diciamo, “schisci” già propendendo per la soluzione italiana.
E poi, piccolo excursus, mettiamo pure che il Barcellona non avesse la possibilità di spendere ulteriori vagonate di cash per l’ex Arsenal dopo l’affare Sanchez: chi ce lo faceva fare di acquisire le prestazioni sì di un campione assoluto, ma che avrebbe raggiunto Milano pur col tarlo catalano? Mesi e anni giocando con una squadra, pur forte, ma vivendo nella speranza, prima o poi, di tornare a casa come il più classico dei “Carramba”: poteva il Milan permettersi un’umiliazione del genere? Eh su…
“Sì, sono vicino al Milan”. Più di un’ammissione da parte di chi sembrava destinato, solo pochi anni fa, a far la storia della Roma insieme a De Rossi. E invece, poi, Liverpool, Juventus e ancora Liverpool. Buona prima parte di stagione in bianconero, con voti che difficilmente scendevano sotto il 6.5, poi una sorta di black out e la riconferma mancata a Torino. Ora la possibilità di tornare protagonista in Italia nel club più titolato al mondo: esperienza, tiro da fuori, buona tecnica. Amici, le premesse ci sono tutte, infortuni permettendo: ecco perché Aquilani vi, ci stupirà!