Potremmo prendere spunto da un noto programma televisivo italiano, Un giorno in pretura, riadattandolo temporalmente alle nostre esigenze, per descrivere la settimana appena trascorsa, molto intensa soprattutto dal punto di vista “giuridico”, un punto di vista che non possiamo escludere dall’ormai onnicomprensivo mondo del pallone. È stata la settimana che ha riacceso lo scandalo di calciopoli, con le dichiarazioni del procuratore federale Stefano Palazzi a evidenziare una attiva partecipazione anche dell’Inter in quello che ormai è stato etichettato come lo “scudetto della vergogna”, quel campionato 2006 che, al momento, è ancora in mano ai nerazzurri.
Una vicenda che non ha riguardato soltanto interisti e juventini, ma che ha toccato anche i milanisti, in quanto allora il Diavolo venne punito con una doppia penalizzazione, 30 punti in meno nel campionato incriminato e 8 in quello successivo. Una condanna per responsabilità oggettiva, dovuta all’operato poco trasparente di Meani, che non figurava nemmeno alle dipendenze della società, che oggi risuona quanto mai sgradevole, soprattutto se ci si ritrova davanti a delle intercettazioni che dimostrano in maniera pressoché inequivocabile che i nerazzurri non erano proprio così onesti come volevano far credere.
Altro evento giudiziario che costerà caro (stavolta, invece del passato, dobbiamo, ahinoi, usare il futuro) alla società di via Turati è la sentenza di corte d’appello che stabilisce che la famiglia Berlusconi dovrà pagare in favore di CIR oltre 540 milioni di euro, in seguito alla nota vicenda denominata “Lodo Mondadori”. È quasi naturale, ma non vogliamo né possiamo sbilanciarci in merito, che, a seguito di questa vicenda, diventa molto più complesso, per il Milan, impegnarsi in grandi spese, fosse anche per un solo grande campione. Non ci resta che confidare in qualche miracolo dirigenziale della coppia Galliani-Braida.
Infine, altra vicenda legata alla giustizia, stavolta sportiva, ma che dovrebbe “favorire” i rossoneri, è l’apertura al tesseramento del secondo extracomunitario, arrivata in settimana dal Consiglio federale. A tal proposito, ricordiamo che il Milan ha già ingaggiato un giocatore momentaneamente tesserato come extracomunitario, il terzino nigeriano Taye Taiwo, che, però, è in attesa di un passaporto comunitario. Per quanto riguarda il secondo posto, ad oggi vacante, i nomi più gettonati rimangono quelli dei due gioiellini brasiliani del Santos, Ganso e Danilo. Il primo è favorito dal maggiore interesse tattico del Milan nei suoi confronti, il secondo da un costo decisamente più basso, anche rispetto alle sue effettive doti tecniche.
Rimanendo in tema mercato, non possiamo non rivolgere la nostra attenzione alla telenovela mezz’ala sinistra. Questa settimana ha visto tornare in voga il nome di Bastian Schweinsteiger, forte centrocampista del Bayern Monaco, da tempo nella lista dei possibili papabili Mister X. Se il tedesco ha dalla sua la grandissima duttilità tattica, dato che potrebbe ricoprire diverse zone del centrocampo, ha però il grande difetto, non suo, di avere un contratto in scadenza nel lontano 2016 e un costo che, soprattutto sulla base di quanto suddetto, al momento sembra davvero molto alto, non al di sotto dei 35 milioni di euro.
Altra questione non affatto sottovalutabile è quella dei tempi ristretti, poiché il Bayern Monaco dovrà affrontare i preliminari di Champions, per i quali Schweinsteiger verrebbe certamente utilizzato e non potrebbe più disputare il torneo con altre maglie. E la Champions è il motivo principale per cui il Milan acquisterebbe il tanto agognato Mister X. Per accorciare i tempi, i rossoneri stanno pensando di fare cassa proprio in Bundesliga, dove il francese Flamini ha diversi estimatori, tra cui proprio il Bayern. Altro partente potrebbe essere Antonini, destinazione Parigi, sempre se al Paris Saint Germain arriverà Leonardo. Nell’attesa, come sempre, auguriamo “Buona settimana a tutti voi, popolo rossonero”.