Riportiamo le dichiarazioni di Mattia Grassani, Avvocato ed esperto in Diritto sportivo, intervistato da Radio Lombardia in merito alla non decisione da parte del Consiglio Federale sul tanto discusso scudetto del 2006. Queste le sue prime parole, “Da un punto di vista tecnico-giuridico il Consiglio Federale ha preso la decisione più opportuna. Hanno preso atto che il proveddimento chiesto dalla Juventus, quello di revocare lo scudetto, è un provvedimento che può essere assunto dagli organi di giustizia sportiva e non dal Consiglio Federale. E’ sbagliato dire che hanno deciso di non decidere”.
Inter protetta dalla prescrizione? “Palazzi ha contestato e accusato in maniera molto pesante la squadra nerazzurra. Se rinunciavano a tale beneficio il Procuratore Federale avrebbe proceduto con il deferimento per illecito sportivo, con tutte le relative conseguenze”. Decisone scorretta per la Juventus che tramite un comunicato ufficiale parla di disparità ed inequità di trattamento, “La Juventus non ha visto accolte le richieste fatte nell’esposto presentato nel 2010. Ora, però, possono ricorrere all’Alta Corte di Giustizia del Coni e poi al Tar e al Consiglio di Stato come organi amministrativi”.
E non solo, “A livello internazionle possono ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna e alle Corti europee. Non penso che la Juventus possa ottenere un risarcimento economico in tutto questo perchè si parla della privazione di uno scudetto in danno della Juventus stessa. Questo è un passaggio già acquisito”. Una volta emerse le telefonate a carico dei nerazzurri in molti ritengono che il Milan abbia ricevuto un trattamento eccessivo, Grassani precisa, “Difficile dirlo, il Milan fu condannato quando la prescrizione non era ancora maturata. Se non fosse maturata la prescrizione nei confronti dei nerazzurri, la penalizzazione nei loro confronti poteva essere anche maggiore”.