Vedere Pippo scendere in campo e segnare è una cosa di cui un tifoso milanista non può fare a meno, un vero toccasana rigenerante capace di trasmettere allegria, come il sorriso di un bambino. Inzaghi il 9 agosto spegnerà ben trentotto candeline. Anziché essere a godersi la meritata pensione su una spiaggia a Sharm o Ibiza, come succede normalmente ad un calciatore di quell’età ormai ex, Pippo oggi era in campo desideroso di mettere il suo sigillo, la sua firma sul tabellino dei marcatori, per inaugurare al meglio la nuova stagione alle porte.
La prossima sarà la sua ventesima da professionista. Vent’anni di carriera che l’hanno visto mettere a segno una quantità industriale di reti, ben 287 tra Campionato, Coppa Italia e competizioni internazionali. Numero che Pippo vuole incrementare, mettendo a segno ancora dei gol importanti per il Milan soprattutto in Champions League, per cercare di raggiungere Raul, che per marcature realizzate in manifestazioni europee lo precede ora di tre lunghezze a quota 73. Quella di Pippo Inzaghi è una sfida contro il tempo, che insesorabile ed incessante passa portandosi insieme a sé acciacchi ed infortuni sempre più ricorrenti.
Ma l’incredibile amore e passione per questo sport lo hanno già visto uscire vincitore da una sfida probante e complicata, come quella che il destino gli ha riservato nella passata stagione: il brutto infortunio subito contro il Palermo. Un infortunio di questo tipo, subito ad un età così avanzata, avrebbe convinto qualsiasi calciatore a mettere la parola fine alla carriera agonistica. Eppure Pippo non ha mollato, supportato dalla carica e dall’affetto che i tifosi rossoneri non gli hanno mai fatto mancare. Si è operato ed è tornato, voglioso e determinato come sempre di fare gol, di mettere quella palla in fondo al sacco, ancora una volta.
This post was last modified on 21 Luglio 2011 - 00:49