Matrix, la fortuna di non averlo avuto

Pensi a Materazzi e di calcio vero, sano e giocato ce n’è ben poco. Tutto merito suo, delle brutte entrate che lo hanno reso famoso, in negativo, delle frequenti dichiarazioni offensive e di sfida contro tutto e tutti e delle sue simpatiche performance. Vince uno scudetto e ironizza sulla Roma seconda, vince un Champions League, rincorsa per anni, e il suo primo pensiero va alla Juventus. Materazzi e l’Inter, uniti da concetti e valori identici, quelli di non saper perdere e di non aver ancora imparato a vincere.

E pensare che nel 2005 il Milan ci aveva fatto più di un pensiero, arrivando molto vicino alla sua acquisizione. Solo l’idea mette i brividi. Qualche giorno fa Matrix è tornato proprio su questa questione, spiegando, “Con Mancini avevo un brutto rapporto, mi mandava sempre in panchina senza spiegazioni. Per questo motivo stavo per andare al Milan, altrimenti avrei perso il Mondiale. Sarebbe stato un grosso errore, per fortuna Lippi mi ha fatto cambiare idea”. Tiriamo quindi un sospiro di sollievo e ringraziamo, per la prima e unica volta, il “simpatico” nerazzurro.

Materazzi che recentemente ha rescisso consensualmente il suo contratto. La sua inopportuna e poco significante presenza in campo di certo non mancherà, le sue battute e sceneggiate da panchinaro benchè meno. Noi milanisti, però, in fondo in fondo siamo buoni e gli auguriamo un futuro felice e sereno. Il più lontano possibile.

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