A differenza di Shevchenko, Kakà non ha mai chiesto la cessione, bensì è stata la società a mettere sul mercato quello che, a tempi, era il suo pezzo pregiato. Va inoltre ricordato che Kakà è un ragazzo umile: non ha mai pestato i piedi a nessuno, ha sempre lavorato con professionalità e costanza, mettendosi a disposizione del tecnico e della squadra. E’ vero, gli infortuni degli ultimi anni hanno fortemente condizionato il recente rendimento di Ricky. Ma al Milan, grazie ad uno staff medico che conosce i suoi giocatori come le sue tasche e grazie ad un allenatore che ha dimostrato di gestire al meglio la rosa a propria disposizione, il bambino d’oro potrebbe prendersi importanti rivincite.
Essendo la storia maestra di vita, il dilemma relativo al rendimento di Ricky resterà. Sarebbe bene allora che si trovasse con il club merengue, che non vede l’ora di sbarazzarsene, un accordo leggermente favorevole al Milan: prestito gratuito, magari biennale, con diritto di riscatto, sarebbe la soluzione migliore. Se si trovasse l’accordo con il Real Madrid, Kakà non avrebbe problemi a decurtarsi l’ingaggio. L’operazione non è semplice ma, nel mese di agosto, potrebbe avere un esito positivo.
Paolo Fulgosi
This post was last modified on 27 Luglio 2011 - 16:00