Con l’introduzione del Fair Play Finanziario le società verranno valutate attraverso una sorta di coefficiente di rischio, che terrà in considerazione il debito accumulato e il monte ingaggi . Tale provvedimento è stato indetto per favorire una pianificazione a lungo termine soprattutto per quanto riguarda gli impianti sportivi e gli investimenti nei settori giovanili, aspetti per i quali l’Italia registra un notevole ritardo nei confronti degli altri paesi europei.
Le misure entreranno in vigore gradualmente nel corso dei prossimi tre anni e il provvedimento centrale, quello sul ‘pareggio di bilancio’, diverrà pienamente operativo a partire dal 2012. Le società che risulteranno inadempienti potranno essere sanzionate, oltre che con sanzioni pecuniarie, anche con l’ esclusione da competizioni Uefa.
Altro aspetto estremamente importante è che i club non potranno più ricorrere a presiti da società collegate, ai finanziamenti intra – gruppo per cui le risorse finanziarie dovranno provenire esclusivamente dalla gestione del parco giocatori, dalla gestione degli impianti sportivi e dalle attività di merchandising.
Dalla lettura dei bilanci della stagione 2009/2010 soltanto 4 squadre in Italia hanno registrato degli utili: la Fiorentina 4,4 milioni, il Catania 2,5, il Livorno 1,8 e il Napoli 0,3.
Per quanto riguarda gli investimenti nel settore giovanile, riportiamo di seguito i dati epressi in milioni di euro per la stagione 2010/2011:
Bari 0,7
Bologna 1,4
Brescia 2
Cagliari 1,2
Catania 2
Cesena 0,9
Chievo 0,9
Fiorentina 1,8
Genoa 2
Inter 5
Juventus 5
Lazio 1,2
Lecce 2
Milan 5
Napoli 0,3
Palermo 1,1
Parma 2
Roma 2,5
Sampdoria 1,5
Udinese 1,5
Emergono situazioni particolari, quale ad esempio quella del Napoli che risulta ultima nella speciale classifica nonostante la buona tradizione in tal senso mentre è da segnalare l’ingente investimento effettuato da Milan, Juve ed Inter.
L’ultimo aspetto da considerare è quello delle infrastrutture sportive. L’unica società che nella prossima stagione vanterà uno stadio di proprietà sarà la Juventus e ciò consentirà alla “vecchia signora” di porre in atto una notevole campagna commerciale volta ad arricchire i ricavi non puramente caratteristici ed essere al passo col c.d. Fair Play finanziario. In tale direzione si stanno muovendo anche Lazio, Cagliari, Fiorentina e Napoli ma risultano ancora dei progetti e non delle iniziative concrete.
Possiamo quindi concludere evidenziando un forte ritardo delle squadre italiane rispetto alle inglesi e alle spagnole per gli aspetti sopra menzionati, cioè stadi, giovanili e bilanci in pareggio; l’introduzione del Fair Play finanziario potrebbe risultare uno strumento utile ai fini dell’adeguamento al trend europeo, ma molti segnalano i tempi non ancora maturi di tale manovra che potrebbe aggravare ulteriormente il gap con il “resto del mondo”.