“Speriamo che entro l’estate il Parlamento approvi la legge sugli stadi di proprietà, c’è l’accordo di tutti ed è il tassello mancante nella politica della sicurezza delle manifestazioni sportive“. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso della riunione dello Standing Committee del Consiglio d’Europa sul contrasto alla violenza nelle manifestazioni sportive. “Ora quasi tutti gli stadi – ha ricordato Maroni – sono di proprietà pubblica e noi vogliamo invece che gli stadi possano essere di proprietà dei club. In questo modo gli impianti sono più vissuti, più controllati e quindi più sicuri. Si tratta quindi – ha aggiunto – di una legge utile sia per i bilanci delle società sportive che per la sicurezza e l’ordine pubblico“.
Il ministro ha poi illustrato i numeri “che dimostrano come a cinque anni dall’omicidio dell’agente Raciti, siano stati fatti grandi passi avanti contro la violenza negli stadi: i feriti tra le forze dell’ordine sono diminuiti dell’81%, tra i tifosi del 58% ed il numero degli agenti impegnati nel servizio d’ordine per le partite è calato del 35%“. Quest’anno, ha sottolineato, “è stato un campionato ad incidenti gravi zero, una novità assoluta che speriamo di replicare in futuro grazie anche alle novità sulla tessera del tifoso“.
E San Siro? Lo stadio di via Piccolomini è attualmente proprietà del Comune di Milano Assessorato Demanio e Patrimonio e sarà destinato, prima o poi, a restare la struttura ospitante le sole partite del Milan. Già da qualche anno, infatti, si parla di un nuovo stadio di proprietà per l’Inter, che potrebbe nascere a circa un chilometro di distanza dal “Meazza” nell’area militare compresa tra via Forze Armate e l’Ospedale San Carlo. Solo allora San Siro potrebbe diventare finalmente di esclusiva proprietà rossonera.