Terminata la stagione calcistica, riviviamo il trionfo rossonero 2010/2011, attraverso le pagelle ai protagonisti in quattro appuntamenti speciali.
Nesta 7 -Ennesima grande stagione per l’oramai 35enne Stinco di Sandro. Questa stagione, a contrario della passata dove nel momento più importante è venuto a mancare per infortunio, mette la sua firma in prima pagina sullo scudetto e ribadisce sempre di più la sua forza. Il miglior centrale difensivo italiano è ancora una volta lui, programmando già la prossima grande annata firmando ancora per un anno con la casacca rossonera.
Papastathopoulos 4 – Ha giocato poco, va bene. Era la prima stagione in una grande squadra ad alti livelli, e va bene. Ma certamente il giovane greco poteva fare meglio. Preso come vice Nesta visti i guai dell’anno passato, quando viene chiamato in causa fa solo disastri. Sbaglia completamente la gara di andata della semifinale di Coppa Italia col Palermo, l’unico vero rimpianto della stagione milanista. A fine stagione, dunque, viene rispedito a Genova con un biglietto di sola andata.
Oddo 6 – La stagione, più per le presenze in campo, verrà ricordata per i festeggiamenti di Roma post-scudetto. Il giro dello stadio di corsa, condito con una prestazione super al San Paolo di Napoli con due assist, fanno lievitare il suo voto alla sufficienza.
Jankulovski 6 -Dopo 158 presenze e 5 gol, la carriera di Marek in rossonero si conclude qui. Il 6 è politico, per il modo in cui si è sempre comportato e per la stagione incolore di quest’anno. Impossibile giudicarlo: problemi fisici e guai muscolari lo hanno tenuto fuori tutta la stagione, garantendogli solo 7 presenze.
Zambrotta 6,5 – Quando sembravamo aver trovato finalmente il terzino sinistro titolare, lo abbiamo perso, a Bologna. Fino a quel momento aveva condotto una discreta stagione, ma mancava il salto di qualità per lo scudetto. Tornato sui campi di gioco sul finire della stagione, si riprende la fascia sinistra riportandola in sicurezza.
Abate 7,5 – La sorpresa che non t’aspetti. Si parlava di un Milan alla ricerca di un terzino sinistro per favorire lo spostamento di Zambrotta sulla destra, tutto rimandato. Ignazio è salito sul motorino e la sua mancata convocazione in nazionale suona solo come un capriccio di Prandelli. Corsa, velocità e fase difensiva: al contrario dell’anno scroso, la cura di Allegri sembra aver ridato fiducia ad Abate. La rivelazione del campionato strappa applausi a San Siro e strappa un posto da titolare nel Milan della prossima stagione, nel Milan dimensione europea.
Bonera 5 -Stagione bianca per l’oramai 30enne San Daniele. Ennesima stagione tartassata da infortuni, oramai una costante per il centrale difensivo. Gioca solo 20 partite in tutta la stagione, la sua avventura al Milan sembra essere arrivata al capolinea.
Thiago Silva 9 – Non ci sono parole. Di un’altra categoria; di un altro pianeta. Il voto parla da sè per questo extraterrestre sceso dal cielo per illumanire di nuovo San Siro. Qualcuno alza la voce paragonandolo a Baresi, colonna sacra della difesa rossonera. Ma forse il paragone può reggere. Certo, il mago Thiago ha ancora tanti anni davanti e deve ancora esprimere il suo massimo valore anche a livelli internazionali, ma questo è una vera e propria forza della natura. 27 anni il prossimo 22 settembre, Silva sfodera la sua miglior stagione da quando è in rossonero. Hanno giocato Nesta, Sokratis, Yepes e Bonera ma lui c’era sempre. Una costante a cui Allegri non può rinunciare, una costanta chiamata Thiago Silva 33.
Yepes 7 – 35 anni e non sentirli. Potrebbe essere questa la sintesi della stagione del colombiano, sempre in grandissima forma quando è stato chiamato in causa per sostituire Nesta. Il suo culmine lo raggiunge nell’andata degli ottavi di Champions’ League quando prima sfiora due gol clamorosi di testa, poi si fa beffare da un Lennon a tutta velocità. Tutto sommato, per un ultratrentenne arrivato a parametro zero, la stagione è più che positiva.
Antonini 4,5 – Male, malissimo. SuperLuca, dopo una buona stagione come quella scorsa, si perde e fa perdere le sue tracce nei radar rossoneri. Quest’anno aveva l’opportunità di sfondare in quella fascia sinistra che dopo Serginho non aveva più trovato degni sostituti, ma non ne è stato all’altezza. Il Milan corre ai ripari comprando Taiwo per coprire quel ruolo, si fa dura l’avventura per il 28enne difensore italiano.