Puro terzino sinistro, Didac Vilà approda nell’Espanyol a soli 10 anni percorrendo tutta la trafila della squadra spagnola, fino all’approdo nella seconda squadra nel 2008. Una promozione in seconda divisione con la squadra B del club catalano gli garantiscono il primo contratto da professionista proprio con l’Espanyol in Liga. 2 buone stagione lo portano nel mirino del Milan che, a gennaio, decide di affidargli la maglia numero 35 e la fascia sinistra. Arrivato per dare una mano in campo, finisce per scaldare la panchina. Totalizza infatti una sola presenza, nell’ultima gara al Fiuli di Udine, e tanti dubbi sul suo reale valore. A fine stagione viene dunque rispedito in Spagna, sempre all’Espanyol, con la formula del prestito, sperando che il giocatori maturi e faccia il definitivo salto di qualità.
Lo strano caso del dottor Vilà e mister Allegri. Allegri non lo vedeva per la sua difesa, il Milan non poteva permettersi di perdere punti per strada e la pressione della scudetto era alta: sono questi alcuni dei fattori che hanno impedito al giovane 22enne di esplodere in rossonero. Ma con le Furie Rosse di Luis Milla, allenatore della Spagna U-21, Vilà trova spazio e certezze: la fascia sinistra infatti, con le incursioni di Mata e Muniain, altre due giovani promesse iberiche, pare il suo terreno. Sperando che le Furie, oltre ad essere Rosse, diventino anche Nere.
This post was last modified on 23 Giugno 2011 - 17:25