“I primi sei mesi al Milan sono stati i miei migliori di sempre. Poi però mi sono un po’ bruciato, ho finito la benzina, sia mentamente che fisicamente. Comunque siamo il Milan, siamo una grande squadra, altri giocatori sono stati grandi quando io ero stanco“. E’ disteso lo Zlatan Ibrahimovic nel ritiro della Svezia, intercettato dai colleghi de La Gazzetta dello Sport e disposto ad affrontare ogni argomento della stagione appena conclusa, ma anche del suo futuro. Chiaro il messaggio: “Credo in questo progetto. Abbiamo vinto lo scudetto ed è stato fatto un passo importante nella direzione giusta“.
Se la prima parte dell’anno è stata fantastica, la seconda è stata un po’ meno positiva, complici anche due grandi squalifiche: “Si imparano sempre nuove cose, ogni giorno, in campo e fuori. Nell’ultimo periodo ho avuto quelle due squalifiche che, ammetto, avrei potuto evitare. Ora, dopo la Nazionale, farò finalmente un po’ di vacanze e allora le cose andranno meglio anche per la mia stanchezza“. A proposito di questo, ci si chiede se l’anno prossimo avrà un po’ più la possibilità di tirare il fiato: “Non lo so, lo decideranno Allegri e il club. Sono pagato per giocare e devo solamente fare quello che mi ordinano“.
Tornando alla prima parte del campionato: “Quando sono arrivato al Milan sapevo benissimo com’era la situazione. Mancavano ancora diverse cose, era anni che non si vinceva, non eravamo favoriti né per lo scudetto, né per la Champions. Poi è arrivato il tricolore, come con la Juventus e come con l’Inter“. Ma c’è sempre il cruccio Europa, conquistata ancora dal Barcellona, la sua ex squadra: “E’ la migliore del mondo, non sono sorpreso. Ma quando non ti trovi bene in un club non c’è niente da fare“. Finale per i tifosi rossoneri: Ibra resta al Milan? “Assolutamente sì“.