Venerdì 24 giugno sarà una data da ricordare per l’affare Ganso. Le prime parole del brasiliano sempre più rossonero arrivano infatti in mattinata: secondo la Gazzetta dello Sport l’asso del Santos avrebbe dichiarato “Il mio sogno ora è quello di battere il Barcellona di Messi nel Mondiale per club e poi a gennaio di approdare al Milan“. Una frase che ha prima fatto gioire i tifosi rossoneri, riportati sulla Terra dalla smentita del giocatore sul proprio profilo Twitter.
In mattinata le parole, in serata la smentita. Qualcosa però bolle in pentola, tant’è che Galliani non s’è lasciato sfuggire l’occasione e nel pomeriggio prontamente era intervenuto a Sky Sport 24 ringranziando Ganso per le belle parole nei confronti del Milan: “Ganso è stato carino a dire quelle cose su di noi, ha detto che sarebbe felice di giocare il Mondiale per Club e poi venire al Milan e saremmo contenti anche noi”, l’ad rossonero rimane però più cauto sul possibile approdo di Paulo Henrique subito a Milano confermando il problema del secondo extracomunitario (occupato già da Taiwo) in rosa: “Ganso è extracomunitario e al momento è impossibile prenderlo. Speriamo passi il secondo extracomunitario”. L’incontro per la questione è fissato in Federcalcio per il 5 luglio. Pazienza, dunque.
Una pazienza che il tifoso milanista non sempre si è ricordato di avere. Abbiamo imparato ad aspettare, aspettare e ancora aspettare. Abbiamo criticato amaramente una società lo scorso giugno quando poi 2 mesi dopo, ad agosto, zitta zitta, ha portato a casa campioni del calibro di Robinho e Ibrahimovic. Entrambi in 3 giorni, quando tutti ci davano ancora per morti, quando nessuno se lo aspettava, noi in primis. Sappiamo aspettare il momento giusto per gioire, come l’infinita attesa in quella settimana che portava la squadra il sabato pomeriggio in Duomo per festeggiare lo scudetto conquistato a Roma, e per incominciare a crederci per davvero. Perchè il tricolore, come quest’anno per la Champions, era un miraggio vista la concorrenza. Ma noi abbiamo saputo aspettare e poi una sera di maggio, sabato 14, avevamo tutti la pelle d’oca al Moonwolk di Boateng in un San Siro gremito. Aspettare fino al 5 luglio, dunque, non sarà di certo un problema.
Il matrimonio si farà. Le premesse ci sono tutte: il giocatore che vince la Coppa Libertadores, batte il Barçellona di Messi e approda a Milano come un re nel mercato di gennaio. Potrebbe essere un sogno, ma se per caso dovesse accadere, non svegliatemi.