Da incapaci a guru del mercato

Durante questa sessione di mercato il Milan la fa da padrone, con operazioni molto intelligenti; come per esempio l’acquisto a parametro zero di Mexes e Taiwo e l’ingaggio del giovane El Shaarawy. E siamo solo al 18 giugno, tutto il popolo rossonero aspetta con ansia questa famosa mezzala sinistra.

Eppure l’anno scorso il clima era diverso, al 18 giugno il Milan aveva acquistato Mario Yepes dal Chievo, su di lui si era più volte ironizzato sulla sua età e per il fatto che non sarebbe mai stato un giocatore da Milan, oltre che Marco Amelia in prestito dal Genoa. Si arrivò al raduno con i tifosi che contestarono la società ed il presidente, mentre le altre due big italiane imbastivano trattative su trattative.

La Juventus applicava l’ennesima rivoluzione con acquisti come Martinez, Pepe, Motta, Bonucci, i quali non si sono rivelati esattamente dei grandi campioni e l’Inter, dopo il tanto festeggiato Triplete, cercava di ringiovanire la rosa con l’aquisto del nuovo Pato, Philippe Coutinho e la cessione del genio ribelle Mario Balotelli.

L’unica operazione di cui si sentiva parlare in casa rossonera era l’acquisto tramite Genoa di un certo Kevin Prince Boateng, anche qui si ironizzò sulla formula dell’acquisto, si pensava che il Milan per colpa del fair play finanziario non fosse più in grado di spendere e che si dovesse far comprare i giocatori dalle altre squadre.

Galliani, Braida e perfino Berlusconi furono duramente contestati e la campagna abbonamenti ne fu l’esempio, uno dei dati più bassi dell’era Berlusconi, ma qualcosa si stava muovendo, si stavano preparando due grandi colpi per la fine di Agosto e per ribaltare l’egemonia interista. I due nomi erano Ibrahimovic e Robinho, così nelle ultime settimane si concretizzò un lavoro di mesi di Raiola e i due campioni vestirono il rossonero.

La dirigenza venne acclamata ed osannata e le altre squadre italiane rimasero basite, senza avere il tempo di imbastire nuove trattative per portare a casa campioni del livello di Ibra e Binho, perché queste trattative non si fanno in poche ore.

Durante il mercato di Gennaio, sempre a parametro zero, arrivò Mark Van Bommel, essenziale per la conquista dello scudetto. L’idea di portare l’olandese in rossonero arrivò a Galliani in sogno, durante questo mercato tanto proficuo, arrivò poi anche Antonio Cassano, anche lui a parametro zero e in una trattativa in cui il Milan batté tutti sul tempo, comprese Inter e Juventus.

Ora siamo arrivati a questa sessione di mercato, dove i giornali incensano Galliani e Braida per l’accortezza nell’acquistare i migliori parametri zero sul mercato ed investire sui giovani, senza mai dimenticare la continua ricerca del Mister X che sembra essere diventato un Mister H, ossia Marek Hamsik. Anche qua la trattativa dovrebbe concretizzarsi negli ultimi giorni d’agosto.

La forza del Milan di questi 25 anni sul mercato è quella di mantenere sempre lo stesso organigramma all’interno della società, di non rivoluzionare tutto alla prima difficoltà, come Juventus e Inter. Galliani e Braida sono due eccellenti dirigenti e sanno benissimo come muoversi nel labirinto che è il calciomercato, a differenza di altri.

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