Giunto in Italia ventottenne (il Milan lo acquistò dal San Paolo per 18 miliardi delle vecchie lire), Serginho mostrò immediatamente doti eccezionali, e non soltanto sul piano atletico: il buon piede, la precisione nel cross e la capacità di saltare sistematicamente l’uomo nell’uno contro uno ne hanno fatto una pedina insostituibile nello scacchiere tattico rossonero per 10 lunghi anni. Eppure, il ricordo più lieto di quel periodo, l’immagine che resterà per tanto tempo ancora nella memoria dei tifosi rossoneri, è il 6-0 inflitto all’Inter nel derby dell’11 maggio del 2001: in quel occasione Serginho esibì una delle prestazioni migliori della sua carriera siglando l’ultima marcatura milanista e fornendo ben tre assist ai compagni di squadra. Un vero e proprio exploit personale, insomma, in uno dei derby più entusiasmanti della storia milanista.
Serginho, d’altronde, era in quegli anni uno dei punti di forza di un Milan assolutamente stellare, capace di vincere nel 2003 la Champions League (battendo in finale la Juventus all’Old Trafford ai calci di rigore), e nel 2004 lo scudetto (in uno stagione, in cui, a dire il vero, Serginho fu raramente utilizzato a causa di numerosi infortuni che ne ridimensionarono inesorabilmente la brillantezza atletica e tecnica). L’indimenticata ala rossonera compie in questi giorni 42 anni: i tifosi del Milan augurano buon compleanno ad uno dei giocatori più rappresentativi e atleticamente longevi della storia rossonera.
This post was last modified on 27 Giugno 2013 - 18:13