Immaginate di prendere il calcio inglese e quello spagnolo e fonderli al fine di creare il campionato più bello del Mondo, a detta di mezza stampa e giornalisti. Per cui, se Inghilterra e Spagna dominano la scena europea sul piano calcistico, non capisco perché noi italiani, copiatori nati, non dobbiamo prendere spunto da questi al fine di dare un nuovo stimolo al nostro campionato, sempre più in difficoltà sia economiche che di ranking, per conferma chiedere alla Germania che dal 2012 avrà 4 squadre in Champions League anziché 3, fregandocene una. Tutto questo nasce anche dal nostro italian style di intendere, per esempio, una competizione europea (con lo stesso metodo e ranking della Champions) come l’Europa League. Sarebbe banale chiedersi come possano le nostre squadre buttare tutta una fatica durata un anno per raggiungerla, dichiarandola come zona-obiettivo di inizio anno, per poi mandare in campo le seconde linee. Perchè allora? Eccovi il link che vi porterà alla nostra tabella riassuntiva.
Perchè la Champions conta più dell’Europa League?
Scontato comprendere il motivo: ci sono più di 100 milioni in ballo (per intenderci, vincendo la Champions si pagano tutti gli stipendi della Juventus per un anno). A tutte queste entrate, poi, andrebbero aggiunti gli incassi dello stadio (da tutto esaurito nelle serate di Champions), i guadagni dello sponsor in caso di raggiungimento dell’obiettivo e dai diritti televisivi. Insomma, una bell’ammontare per le società.
Tornando al nostro esperimento, cioè di fondere le caratteristiche del calcio inglese con quello spagnolo, possiamo capire che la forza del primo siano le partite affascinanti, le quali, non si sa come, capitano tutte nello stesso periodo oppure vengono combinate in modo da farle giocare avendo qualche ora di distanza e lasciando la suspence al tifoso che torna a casa dallo stadio. Il calcio spagnolo, invece, basa la proprio forza sulla partita delle 22, oppure sulla partita spostata al lunedì (come Il Clasico) proprio per dare maggior visibilità a quest’ultima e rendere la sua visione mondiale. E se venissero unite queste due modalità di intendere il calcio?
Ritorniamo in Italia e facciamo un po’ d’ordine, posizionando le partite di una giornata di Serie A 2010/11 secondo un nuovo metodo, che chiameremo “Sistema Continuato”. Il sistema prevede infatti la suddivisione delle 10 partite (sempre 2 al sabato e 8 la domenica) secondo orari diversi (ore 15, 17, 19, 21) da quelli odierni, ma più appassionanti e avvincenti. Per la simulazione del nostro esperimento, abbiamo utilizzato l’ultima giornata del campionato appena terminato.
38° giornata Serie A | ||
Sabato 21 maggio 2011 | ||
– Ore 21 | Palermo – Chievo | Brescia – Fiorentina |
Domenica 22 maggio 2011 |
||
– Ore 15 | Bologna – Bari | Cagliari – Parma |
– Ore 17 | Genoa – Cesena | Inter – Catania |
– Ore 19 | Juventus – Napoli | Roma – Sampdoria |
– Ore 21 | Udinese – Milan | Lecce – Lazio |
I vantaggi di questa tabella:
1- partite valide per scudetto, zona-Champions e zona-retrocessione vengono accoppiate e giocate in contemporanea (immaginatevi se, quando si giocò Inter-Fiorentina e il giorno dopo Roma-Milan, fosse apparso sul tabellone dell’Olimpico il gol del vantaggio di Pazzini, con i rossoneri costretti a non prendere gol per il punto-scudetto; oppure un gol del Milan contro l’Udinese proprio nell’ultima giornata con una Lazio che grazie a una vittoria sarebbe andata in Champions League);
2- le partite già scritte, quelle biscottate per intenderci, dove vengono chiuse le scommesse per troppe X, vengono isolate e rendono meno noiosa la domenica pomeriggio davanti al televisore (ad esempio Chievo-Sampdoria di inzio aprile, Brescia-Bologna del 2 aprile dove i lombardi si sono protati a casa 3 punti ‘scritti’);
3- la spettacolarità della partita che inizia, appena finisce la tua: immaginati allo stadio, un San Siro pieno offre il primo match-point al Milan. L’ Inter va sotto a Cesena, sul tabellone del Meazza appare il gol di Budan, al Milan serve un gol per laurearsi Campione d’Italia. I rossoneri giocano in casa contro il Bologna, Flamini segna e la festa è pronta. Radioline, cellulari, rosari: tutti aspettano notizie da Cesena, fino a quando Pazzini colpisce due volte nel recupero e spegne, momentaneamente, la gioia milanista;
4- viene eliminata la tanto contestata partita spezzatino delle 12.30. “Perchè si giocava alle 12.30?” Vi siete mai chiesti perché la finale di Supercoppa italiana nel 2009 venne giocata a Pechino? E perchè quella di quest’anno, il 6 agosto, si gioca ancora nella capitale cinese? Perchè mentre qui sono le 12.30, lì sono le 18.30: un orario accettabile per un cinese, in un mercato nuovo e sempre in evoluzione, che si mette davanti al televisore per vedersi una partita di calcio italiano;
5 – anche le televisioni ci guadagnerebbero: siamo tifosi, viviamo di calcio. Saremmo in prima fila quando verrebbero stilati i primi pacchetti per la Serie A dei vari satelliti. Anche perché, quando torniamo dallo stadio e i “cugini” nerazzurri giocano subito dopo, ci interessa sapere cosa fanno per vedere se riusciamo ad allungare in classifica.
Questi sono solo 5 degli innumerevoli vantaggi sportivi e di tifo che il “Sistema Continuato” potrebbe offrire. Se credete nella proposta non dovrete far altro che far girare questo articolo per condividerlo con più persone e rendere pubblica la vostra volontà. Perché se vogliamo cambiare questo mondo troppo spesso infangato, dobbiamo essere noi a fare il primo passo. E deve essere un passo da gigante.