Poche emozioni per gli spettatori neutrali, non una grande partita dal punto di vista dello spettacolo, ma tant’è un punto bastava e un punto è stato. “Campionato stra meritato dall’inizio alla fine” le parole di Galliani non possono che essere condivise da tutti. Vittoria a San Siro contro il Palermo nell’undicesima giornata e poi nessuna alternanza al vertice, solo Milan al comando. In settimana si era parlato molto di chi avrebbe messo a segno il goal scudetto ma il risultato di oggi è più che giusto perché dimostra come la vittoria sia del gruppo e non dei singoli.
Tornando alla partita la prima occasione vera è giallorossa con il cross di Cassetti per Vucinic che, con Abate fuori tempo, si trova a tu per tu con Abbiati il quale però non si fa sorprendere. Il Milan è consapevole che basta il pari per diventare campione e cerca di gestire tanto è vero che a fine primo tempo il possesso palla rossonero è sterile quanto elevatissimo: 68%.
Nella seconda frazione di partita Ambrosini sostituisce Gattuso e la musica sembra cambiare. Subito in avvio Robinho prende un palo incredibile e, con Doni battuto, la gioia rimane in gola agli 8 mila tifosi rossoneri giunti all’Olimpico. Le occasioni aumentano e quella di Boateng potrebbe essere ghiotta, ma il ghanese manda fuori di poco. Roma schiacciata tutta all’indietro, Borriello, entrato in campo al posto di un opaco Vucinic, non aiuta né in fase offensiva né in quella difensiva. L’ultimo brivido della partita è rappresentato dalla punizione di Ibra su cui Doni è però attento. I 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro Morganti scorrono tranquilli, ora la festa può avere inizio. Buon divertimento a tutti!