Abbiati 6,5 – Deve compiere un solo grande intervento in tutta la gara, quello su Perico nella ripresa. Subìto il 7° gol in tutto il girone di ritorno, non male come media per un portiere.
Abate 7 – Corsa, rientro, corsa, cross al bacio e rientro. La partita di Ignazio è questa: e se adesso abbiamo anche limato quei piedi, abbiamo trovato il terzino destro del futuro.
Thiago Silva 7 – Vabbè, oramai abbiamo finito gli aggettivi per questo extraterrestre. Anzi no, ce ne manca solo uno: ingiudicabile, prima di ogni partita il suo voto è già sufficiente.
Yepes 6,5 – Perde Cossu sul gol, lo recupera per poi farsi mettere fuori tempo con un dirbbling. E’ il primo errore di una stagione costruita mattone dopo mattone, anche se queste crepe non dovrebbero esserci.
Zambrotta 6,5 – Solita, ennesima partita di magistrale contenimento. Il voto è un po’ basso perchè manca quel qualcosa che gli faccia fare il salto di qualità, ma a 34 anni non è che si possa chiedere di più.
Gattuso 7 – Gol con dedica, una dedica speciale, a tradimento direi. Segna il gol della sicurezza, di testa, utopia per uno come lui. Secondo gol stagione e zittite le critiche, Rino ti vogliamo ancora con noi. – Dal 16′ st Flamini sv.
Ambrosini 6,5 – La sufficienza se la merita solo per quella coppa alzata a fine partita. il mezzo è dovuto alla partita: fa il suo con quella classe che lo contraddistingue anche se si vede che non è ancora al top. Grazie Capitano, ma a 34 anni facciamo da parte adesso. – Dal 1′ st Pirlo 6,5 – Tutti se lo aspettavano dal primo minuto, invece il mister ci soprende ancora. Quando entra accende la luce, sistema le scarpe e impugna il pennello: l’opera di Andrea prende il via. Da confermare.
Emanuelson 6,5 – Accelera e perde palla. Perde palla, ma non si ferma e se la riprende. Urby non è forse quella mezz’ala sinstra che Allegri vorrebbe, uno che alterni qualche gol a giocate di alta classe. Può essere un ottimo rincalzo, ma non per il Milan.
Seedorf 7 – Grandissimo finale di stagione, da standing ovation. Ma il tifoso non dimentica. Non dimentica una parte di stagione fatta al piccolo trotto, coronata da fischi strameritati. Adesso sta facendo bene, stasera la riconferma che può ancora dire la sua, ma non basta. 3 mesi bene non salvano una stagione e una forma fisica; grazie sargente Clarence ma servono rinforzi.
Robinho 8 – Nel prepartita dichiara di volerci far solo divertire, e mantiene le promesse. Dribbling, tunnel, magie: questo è il Robinho brasiliano. Poi arriva quello milanese, quello che ha due palle giocabili e le mette dentro, arrivando a quota 14 gol come Ibra e Pato. Questo deve essere un punto di partenza per l’anno prossimo, più cinismo e meno numeri per O’Rey do Drible.
Pato 6,5 – Non trova la via del gol, ma ci prova di continuo. Una serata no, però la sufficienza è obbligatoria. Mette lo zampino su due gol della partita, un passo in più rispetto a Palermo. – Dal 37′ st Inzaghi 10 – 38 anni il prossimo agosto. Rientra dopo un crociato in 6 (sei) mesi e torna anche per una partita. Appena entra tutto San Siro pensa al gol, ma non è ancora il momento. C’è tempo ancora ad Udine. Semplicemente, SuperPippo Inzaghi.
In corsivo il migliore.
Allegri 7 – L’ultima a San Siro lo consacra, insieme a Sacchi, Capello e Zaccheroni, un vincente al primo anno. E’ il giusto riconoscimento per un allenatore capace di far tirar fuori il massimo ai suoi giocatori anche nei momenti più difficile. L’obbiettivo dell’anno prossima sarà la Champions, buon lavoro Max. La partita di stasera? Ah perchè si giocava? La formazione l’ha fatta Berlusconi…