Le avversarie della squadra di Del Neri, al contrario, sono tutte alle prese con una lunga lista di assenti, che condizioneranno le ultime tre partite del campionato. Vediamo dunque nel dettaglio lo stato di Lazio, Udinese, Roma.
LAZIO
La squadra di Edy Reja dovrà fare ancora a meno di Stefano Mauri. Il capitano biancoceleste, infatti, sconterà la sua seconda giornata di squalifica domenica prossima, saltando così lo scontro diretto con l’Udinese. Anche il suo naturale sostituto, Giuseppe Sculli, è ancora in dubbio. L’infiammazione al nervo sciatico sembrava già superata prima del match contro la Juventus, ma un riacutizzarsi lo ha nuovamente bloccato. Adesso sembra in recupero, ma la sua presenza al Friuli è tuttora incerta. A completare i guai dei capitolini a centrocampo sono la squalifica di Ledesma e la contusione al ginocchio di Matuzalem, ancora da valutare con precisione. Reja sarà perciò costretto ad inventarsi la linea mediana. Possibile l’inserimento in campo di giocatori come Gonzalez o Bresciano, che da molte settimane non sono titolari. Possibile anche, se non dovesse recuperare Sculli, la conferma dell’utilizzo di Brocchi a sinistra, non certo il suo ruolo preferito. Altri guai per la Lazio arrivano dalla difesa. Radu e Diakite sono fuori per la stagione, Stendardo ancora non è pienamente recuperato dall’infortunio. In compenso dovrebbero farcela Biava e Lichsteiner, usciti acciaccati dalla sfida con la Juve. Più tranquilla la situazione dell’attacco, dove Zarate non sembra aver risentito del colpo subito contro i bianconeri.
UDINESE
Se la Lazio piange, i friulani non ridono. E come potrebbero, viste le notizie che giungono ogni giorno dall’infermeria? L’ultimo a bloccarsi è stato Coda: per lui rottura del crociato anteriore del ginocchio destro e arrivederci alla prossima stagione. L’infortunio che preoccupa di più Guidolin, tuttavia, è naturalmente quello che riguarda il suo piccolo fenomeno. Alexis Sanchez sta provando un recupero lampo in vista del big match contro la Lazio. L’ecografia a cui si è sottoposto martedì non ha evidenziato ulteriori microlesioni alla coscia sinistra malandata. Le possibilità di vederlo in campo, dunque, aumentano di ora in ora. Rimane però un grosso punto di domanda sulle condizioni in cui potrebbe giocare il Niño Maravilla, che fa della forma fisica uno dei suoi maggiori punti di forza. A centrocampo mancherà – se non ci saranno novità dal ricorso – Inler, alle prese con la seconda giornata di squalifica inflittagli dal giudice sportivo. Stesso discorso per Domizzi, che verrà di nuovo sostituito da Angella al centro della difesa. Il giudice sportivo ha invece scagionato Pinzi, protagonista di un contatto a palla lontana contro la Fiorentina. Nel pacchetto arretrato vanno ricordate, infine, le lacune lasciate da Basta e Ferronetti: entrambi hanno finito anzitempo il loro torneo. Un rientro importante sarà invece quello di Armero, reduce da un turno di stop disciplinare. Da ultimo c’è da considerare la condizione di Totò Di Natale. L’attaccante è a secco di gol da quattro partite (ultima rete nell’1 a 2 subito dalla Roma). Soprattutto sembra un po’ in debito d’ossigeno dopo aver giocato in modo stupendo per tre/quarti della stagione.
ROMA
Terzo centrocampo che analizziamo e terza situazione di emergenza. Il giudice sportivo ha giudicato severamente le reazioni violente di Perrotta e De Rossi nel match contro il Bari. Ad entrambi sono state comminate tre giornate di squalifica che significherebbero fine dei giochi per quest’anno. È probabile che la pena venga rivista di fronte al ricorso della società giallorossa, ma l’emergenza in mediana per le prossime partite rimane. Anche perché pure Pizarro è sempre in pericolo di ricadute fisiche e dunque le alternative per Montella rischiano di ridursi. Domenica contro il Milan giocheranno Taddei e Brighi, mentre in panchina l’unico centrocampista puro potrebbe essere Leandro Greco. Dietro va sempre tenuta presente la pesante assenza di Mexes, tanto più gravosa considerando le recenti gaffe difensive di Juan. In attacco Menez e Vucinic sono alla prese con un periodo molto difficile per prestazioni e rapporto con l’ambiente. Insomma, l’unica certezza dei romanisti in quest’ultima parte di campionato ha un solo nome e cognome, e guarda caso sempre lo stesso: Francesco Totti.
Marco Billeci