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L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica per festeggiare l’addio al calcio del capitano della squadra lusitana José Ferreira. Nell’incidente perse la vita l’ intera squadra del Torino vincitrice di cinque scudetti consecutivi e che costituiva i 10/11 della nazionale italiana. Una grande squadra che con i suoi trionfi stava dando un contributo importante all’ Italia, che stava cercando di risollevarsi nel dopo guerra. Era una giornata di pioggia e vento con una nebbia fitta che non si vedeva ad una distanza di 30 metri, l’aereo si sfracellò contro la basilica di Superga e i torinesi per paura di una nuova guerra uscirono soltanto dopo alcune ore. Sembra che l’impatto del piccolo aeroplano contro il muro della Basilica posta sulla sommità della bella collina torinese sia stato spaventoso e l’ eco si sia sentito nell’intera zona circostante il capoluogo piemontese. Ricorre oggi il 62esimo anniversario della tragedia di Superga che privò tutti i tifosi del Torino e gli appassionati italiani di una delle squadre di calcio più forti di sempre. A distanza di oltre 60 anni da quel tragico evento tutte le immagini di repertorio dei resti dell’ aereo, delle lacrime dei tifosi del Torino e non solo,continuano a suscitare forti emozioni e un senso di tristezza. Come ogni anno società e tifosi renderanno omaggio a questa squadra indimenticabile. Alle 17 nella Basilica di Superga si terrà una messa cui parteciperà anche la rosa attuale del Torino. Tra risultati deludenti e incertezza sul futuro del club la celebrazione è stata anticipata da polemiche: i tifosi non vogliono la presenza del presidente Urbano Cairo, più volte invitato a cedere la società. Queste brutte storie comunque non possono distogliere il ricordo del Grande Torino: oggi gli invincibili tornano in campo.
Alberto Gencarelli