Arrivato a 22 anni nella capitale dall’Auxerre il francese ha dovuto da subito “giocare” in tribunale una partita contro la sua ex squadra che accusava lui e la Roma per il suo trasferimento avvenuto in modalità non lecite. La Fifa, in merito alla vicenda, dapprima squalificò il ragazzo per 6 turni poi fu il Tas a rivedere e sospendere la decisione. Alla fine a pagare fu la Roma con 8 milioni di euro da versare nelle casse dei francesi e il mercato congelato per le sessioni dell’estate 2005 e dell’inverno 2006. L’anno della consacrazione definitiva di Mexes è il 2007 in cui diventa titolare fisso insieme a Chivu e conquista il suo primo trofeo italiano: la coppa italia. Lilliam Thuram in quel periodo lo aveva definito “il più forte di tutti” . Di diverso parere doveva essere il ct della Francia Domenech che lo ha sempre tenuto ai margini.
Con l’arrivo di Juan e Burdisso, vuoi anche per il contratto che non vuole rinnovare, Mexes trova sempre meno spazio e quando gioca non rende al meglio: cartellini rossi, distrazioni, non è più il difensore dei tempi d’oro. Il Mexes, quello vero, è un centrale provetto: ottimo stacco di testa, buona velocità e tecnica di base eccellente. Controindicazioni? Il carattere fumantino e la troppa eleganza che spesso lo porta a commettere errori ingenui. La speranza è che in rossonero sia un po’ meno narciso e più pratico, per il carattere, visti i vari Gattuso, Van Bommel, Cassano e Ibra non abbiamo più paura di niente.
This post was last modified on 12 Maggio 2011 - 09:44