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La fine di Zemanlandia

Dopo appena una stagione si conclude mesteamente Zemanlandia 2.0.
Ieri pomeriggio il tecnico boemo ha dichiarato la fine del proprio rapporto col Foggia.
Ufficialmente per la mancata vittoria del campionato, ma tra le righe era percepibile la delusione di Sdengo per il mancato decollo del progetto Casillo.
Una squadra costruita da giovani presi in prestito dalle squadre primavera di Serie A non poteva vincere il campionato e il sesto posto finale è un grandissimo risultato, soprattutto per la qualità di gioco con la quale è stato ottenuto.

E ora cosa ne sarà di Zeman ? Nessuna offerta all’orizzonte nonostante l’ottimo lavoro svolto.
Siamo alle solite. Un uomo da tempo abbandonato dal calcio che conta, al di là dei suoi demeriti.
Vedere tanti miracolati sulle panchine di squadre più o meno prestigiose stona molto se si pensa che un maestro, anche se esclusivamente della fase offensiva, sia da diversi anni inopinatamente ignorato.
Anche quest’anno, soprattutto nelle partite interne si è visto un grande calcio . Una qualità di gioco sconosciuta a molte squadre di A e B.


Nel calcio in cui un uomo mercato come Leonardo allena in due stagioni il Milan e l’Inter; Ferrara e Montella vengono mandati allo sbaraglio sulle panchine di Juventus e Roma senza nessuna esperienza, un allenatore vero si vede costretto a riciclarsi nel calcio minore con poche possibilità di avere una nuova chance.

Fabio Piscopo

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redazione