“Il giorno in cui ho preso la decisione di lasciare il Milan si è rivolto a me dicendomi che almeno ero stato coerente. Oggi invece continua a dire che vuole raccontare le sue verità. Mi piacerebbe sapere quali sono visto che di persona non c’è mai stato modo di saperlo, né via telefono. Inoltre vorrei conoscere la posizione del Milan in merito a quanto accaduto“. Moto d’orgoglio di Leonardo che, attraverso una nota ufficiale ha risposto a Gattuso, che la sera dei festeggiamenti per lo scudetto all’Olimpico si è unito ai ragazzi della Curva Sud presenti, intonando cori che potremmo definire poco… felici.
Immancabile l’eco del presidente nerazzurro Moratti: “Credo che quello che abbia gradito di meno si stato Leonardo, ci è rimasto molto male. La cosa si commenta da sola. E’ uan cosa che non rappresenta il Milan – spiega il patron nerazzurro -, ma la persona anche se credo che dovrebbero fare qualcosa per uscire dall’imbarazzo. Nessuna polemica, sono cose che capitano in un eccesso di esaltazione. Normale, anche perché da tanto tempo al Milan non capitava di celebrare una festa del genere“.
Incredibile come nel calcio le visioni possano rovesciarsi da lustro a lustro. E’ bastato, infatti, un solo lustro al presidente nerazzurro per sfoderare un leitmotiv che ha accompagnato il club del “Biscione” dall’anno del suo insediamento (era il 1995) al 2006. Veloce, com’è giusto ce fosse, la replica definitiva di Galliani: “Non mi sembra il caso di drammatizzare. Non ho visto il filmato ma credo sia stato solo un peccato veniale“. Che tutti gli attori in causa abbiano abbastanza senno per capirlo.