Questo raffreddamento delle trattative ha tutte le sembianze di un’abile strategia volta a pagar meno il giocatore. Il centrocampista nel suo contratto dispone, infatti, di due differenti clausole rescissorie: una per l’Europa, e una per il Brasile. Mentre per il Milan, l’Inter, il Chelsea e company il denaro da versare nelle casse del Santos è 50 milioni di euro, per le formazioni connazionali la cifra scende drasticamente, in linea col potere finanziario brasiliano, arrivando a 29 milioni.
E’ proprio questo potere finanziario brasiliano il grande dubbio sull’intera operazione. Come è possibile che il Corinthians sborsi tutti quei soldi? Risposte chiare non ce ne sono, ma le ipotesi che balzano agli occhi sono due: la prima è il grande fiuto per l’affare del presidente del Timao. E’ la più semplice legge di mercato, se compri a poco e hai già parecchi acquirenti pronti alla finestra, con un’asta ben manovrata il guadagno sarà sicuro ed esponenziale. La seconda, invece, è la tesi più elaborata, quella fatta di intrighi e sospetti. Quella che narra di una, o forse più d’una, formazione del vecchio continente che manovra i fili nell’ombra, pronta poi a gennaio a cogliere ciò che ha seminato.
(Fonte: Sportmediaset)
This post was last modified on 11 Maggio 2011 - 17:30