Due giocatori giovani, costosi ma pieni di talento e di classe. Un obiettivo: Monaco 2012, finale di Champions. Spesso nel calciomercato ci si trova dinnanzi ad un bivio, investire su un giocatore vuol dire necessariamente escluderne un altro. Huntelaar o Sneijder? Galliani scelse l’olandese “sbagliato” e quell’anno i cugini vinsero la Coppa più prestigiosa dopo ben 45 anni di buio europeo. A due anni di distanza, il dubbio è ancora più amletico: “Marekiaro” o il “Flaco”?
Marek Hamsik deve un po’ della sua fortuna anche al Milan. Quando a 17 anni giocò contro i rossoneri in una partita di Coppa Italia lo notarono tutti. Senza paura, spavaldo, sicurezza da veterano. Prima del suo passaggio dal Brescia al Napoli si vociferò di un interessamento proprio del Milan, poi non se ne fece nulla e ora che Marek è diventato grande altrove lo si sogna per costruire un’armata perfetta. Centrocampista votato agli inserimenti Hamsik ha totalizzato 12 marcature durante questo campionato. Ad Allegri i centrocampisti con il vizio del goal piacciono e ha ammesso lui stesso che sogna di avere il giocatore del Napoli nel suo nuovo Milan. Il prezzo oscilla tra i 30-35 milioni di euro e De Laurentis, posto che lo lasci partire e,non è cosa facile, non accetterà di fare sconti a nessuno.
Javier Pastore è coetaneo di Pato, ma è argentino e gioca sulla trequarti. Da sempre definito il nuovo Kakà il “Flaco” non ha la velocità del madridista nello scatto ma in compenso riesce a essere fulmineo nei movimenti di gambe con il pallone tra i piedi. Javier ti confonde, è un finto lento, credi di prenderlo e invece ti scappa via all’ultimo. Devastante. Nella sua nazionale non gioca titolare semplicemente perché ha davanti a sé un certo Leo Messi. Nel Palermo invece è l’uomo copertina, il talento indiscusso, tanto è vero che spesso per fargli posto è Miccoli a finire in panchina. “Un maleducato del calcio” lo ha definito Maradona e a Berlusconi piace, piace eccome. Leggiadro nel tocco di palla, forse ancora un po’ troppo impreciso in zona goal, ma visti i 21 anni, può solo crescere. Il prezzo lo fa Zamparini e questo potrebbe rappresentare un problema. 100 milioni, 50 milioni, 40 milioni, il vulcanico Presidente sa di avere tra le mani un pezzo pregiato, trattare con lui non sarà facile.
Scegliere chi avere in squadra tra questi due è come scegliere quale gioiello comprare. Con caratteristiche diverse luccicano entrambi e la loro luminosità sul rettangolo verde è un bagliore che non infastidisce. Impossibile stabilire una priorità? Forse no. Vista l’inamovibilità di Boateng dalla trequarti, la necessità di svecchiare il centrocampo e la duttilità che offre il capitano della Slovacchia, meglio andare prima da De Laurentis, sogni presidenziali permettendo ovviamente.