La campagna abbonamenti è già attiva. Anche per quest’anno è partita la corsa al rinnovo delle tessere cuore rossonero; c’è tempo fino al 15 giugno per godere del diritto di prelazione ed assicurarsi un posto in pole position per seguire i neo campioni d’Italia in tutte le prossime imprese casalinghe.
Questa nuova campagna però ha portato non poche lamentele. Infatti la politica dell’aumento sui prezzi dell’ abbonamento ha alzato un polverone da non sottovalutare.
Provate a navigare fra i vari forum che si occupano di calcio, provate a prestare attenzione ai commenti che intasano la fine di molti articoli sulla questione: “Noi che dal lunedì alla domenica c’è solo il Milan, Noi che son 25 anni che siamo abbonati, Noi che se possiamo prendiamo e seguiamo la squadra ovunque, noi non siamo per nulla d’accordo con la politica dell’aumento sui prezzi degli abbonamenti per la stagione 2011-2012” . Tifosi arrabbiati, che se la prendono con i responsabili e con la società.
C’ è chi si lamenta addirittura del nostro stadio, descrivendolo come “obsoleto” e giudicando inconcepibile un tale aumento del prezzo per uno stadio che offre sedute scomode e sporche, bagni spesso inaccessibili, bar off limits per la maggior parte delle persone. O ancora :” Manco ci fossero delle fasce di reddito nei settori per proporzionare i ricarichi!“, per citarne solo qualcuno.
Il malcontento della gente si fa sentire, l’aumento del 20% non è accettato da nessuno, dall’abbonato del primo rosso a quello del secondo blu e cosi via.
E’ chiaro che pagare un prezzo più caro per la propria passione non rende particolarmente entusiasta nessuno, ma va anche detto che quest’anno abbiamo vinto il campionato dopo anni che non arrivava alcuna coppa. Fa tutto parte del sistema e infondo non siamo nemmeno il popolo d tifosi che giace nelle peggiori condizioni. Pensiamo solo all’Inter, anche loro l’anno scorso si sono visti aumentare i prezzi in modo spropositato.
E del resto siamo anche perfettamente consapevoli del fatto che possiamo alzare la voce, cercare di replicare e di cambiare le cose, ma in tutta onestà, quanti saranno quelli che quest’anno rinunceranno al rinnovo dell’ abbonamento? E’ indubbiamente costoso, ma il Milan resta sempre il Milan e guardarlo da casa non sempre appaga.