Allo stato attuale, confidando che la squadra non mollerà un centimetro di qui alla fine, ne abbiamo sentite di ogni colore:
– Mazzarri ha paura di non riuscire a ripetersi;
– Mazzarri non ha fiducia nel progetto Napoli;
– Mazzarri vuole allenare una grande squadra;
– etc, etc…
Insomma ognuno ha detto la sua, assurgendosi a interprete del pensiero mazzarriano, io invece dico cosa è sembrato a me di tutto questo teatrino sul quale i media, invitati a nozze dal buon Walter, si sono catapultati a testa bassa.
Walter Mazzarri è un buon, anzi ottimo allenatore, ed è incazzato nero. E’ incazzato perchè ritiene che a 51 anni di aver già dimostrato d’avere le qualità per allenare una big, è la ragione per cui dopo i miracoli reggini e il rilancio della Samp ha lasciato un contratto ancora in essere e si è messo in disparte ad aspettare nell’estate 2009. Ha atteso, ma la chiamata che lui voleva da una delle big italiane non è mai arrivata. E’ arrivata invece la chiamata del Napoli, che lui ha accettato facendo un grande lavoro già nella scorsa stagione, centrando la qualificazione europea e conquistando una grande ribalta sul piano mediatico, mai avuta prima.
Ma Napoli non è la grande squadra che Mazzarri ritiene di meritare e allora già la scorsa estate provò a offrirsi al Milan, che però era ormai legato ad Allegri, e Walter mandò giù un altro rospo pesante da digerire, prolungò adeguando il contratto e ripartì col Napoli.
Stagione corrente, straordinaria, ribalta europea, grandi complimenti. Mazzarri gonfia il petto per quanto ottenuto finora, è inebriato da quella gloria che finora gli è stata sempre negata, ma non basta, il desiderio e l’ambizione sono in lui immutati e così ricomincia a pensare che lui la “grande” panchina la merita e la desidera, poi c’è la Roma americana che sussurra, la Juve sfasciata che ammicca e Mazzarri è fregato.
Si secondo me è fregato, perchè la tarantella fatta finora ha irritato e non poco i napoletani, che per quanto lo stimino e gli vogliano bene hanno però finora dato carta bianca a un presidente che da zero, in sette anni ha operato per riportarci in alto con una logica progettuale che funziona, con passi e investimenti ponderati e che ha posto il Napoli con una squadra forte e un bilancio sano già davanti alle altre squadre italiane nell’ottica fair play finanziario. E non accetterebbero alcun ricatto del “tutto e subito” da un allenatore.
Mazzarri potrebbe anche rimanere a Napoli, non lo sappiamo oggi, ma la realtà è che pur grati per quanto fatto finora, i tifosi si sentono “usati” come trampolino verso una grandeur che nello sport non è mai data solo dai soldi o da un blasone, quanto piuttosto dai progetti e dalle idee portate avanti coraggiosamente. Cito le dichiarazioni di grande ex campione quale Gianluca Vialli la cui carriera si è sviluppata fino a raggiungere il sogno pazzo di vincere lo scudetto a Genova: ” Mazzarri può essere furbo, capitalizzare quanto fatto finora e andarsene, oppure può essere coraggioso, rimanere e combattere per bissare i risultati raggiunti quest’anno, a me piacciono i coraggiosi e al posto suo rimarrei”.
Anche a noi piacciono i coraggiosi, piacciono le sfide e piace andare contro i pronostici, perchè vincere facile non è nella nostra storia e nella nostra identità, e perchè tifiamo Napoli. Tiè.
Andrea Iovene