Calcolatrice alla mano, considerando lo scontro diretto tra Udinese e Lazio dell’8 maggio, al Napoli servono 5 punti per la matematica qualificazione alla Champions League e 7 punti per assicurarsi il terzo posto. Facendo riferimento esclusivamente alle statistiche, entrambi i risultati sono tranquillamente alla portata degli azzurri. Per la terza piazza, però, c’è bisogno di un’accelerazione. Di un cambio di ritmo, in controtendenza con quanto si è visto nel mese di Aprile.
APRILE DOLCE DORMIRE – Sembra questo l’adagio che ha ispirato il Napoli nel mese solare che ci stiamo lasciando alle spalle. Due vittorie e due sconfitte rappresentano uno score non in linea con l’entusiasmante campionato fin qui disputato dagli azzurri. In quattro partite Cannavaro e soci hanno fatto segnare una media di 1,5 punti. Decisamente meno rispetto all’1,91 che costituisce il dato relativo all’intera stagione in corso.
Aprile è un mese particolare per Mazzarri. Da quando allena in serie A il tecnico toscano ha sempre registrato un rallentamento delle sue squadre. Uniche eccezioni i campionati 2007/2008 (il primo alla Sampdoria) e 2005/2006 (il secondo alla Reggina).
ERA DE MAGGIO – Le speranze di qualificazione alla Champions per il Napoli passano irrimediabilmente per un Maggio scoppiettante. Il cambio di passo nel “mese delle rose” è riuscito a Mazzarri solo la scorsa stagione e nel suo ultimo anno alla Reggina (2006/2007).
LE ULTIME QUATTRO – Per conquistare il preliminare di Champions c’è bisogno di una media di 1,25 punti a partita. Esattamente quanto totalizzato negli ultimi quattro turni dalle due Samp targate Mazzarri (2007/08, 2008/09). La terza piazza implica uno sforzo maggiore: 1,75 punti di media è un ritmo che l’allenatore di San Vincenzo è riuscito a tenere una sola volta in serie A nel rush finale. Il precedente è confortante e si riferisce proprio al Napoli dello scorso anno quando il pareggio casalingo contro il Cagliari, le vittorie su Chievo e Atalanta e la sconfitta contro la Sampdoria, hanno permesso agli azzurri di finire al sesto posto e di staccare il biglietto per l’Europa League.
NUMERI IMPORTANTI – Le statistiche confermano come, nonostante i due stop contro Udinese e Palermo, questo Napoli sia protagonista di un’autentica cavalcata. La classifica della scorsa stagione, alla 34esima giornata, vedeva gli azzurri settimi con 52 punti. Oggi i ragazzi di Mazzarri sono terzi e di punti ne hanno 65 (+13). Anche la tanto vituperata difesa che oggi conta al passivo 34 reti (di cui 7 subite nelle ultime 3 partite) fa segnare un progresso rispetto all’anno passato quando De Sanctis era già stato battuto 41 volte. Per non parlare dell’attacco, il “fattore Cavani” ha inciso eccome sugli equilibri azzurri: il +8 nello score dei goal fatti risente pesantemente dell’incredibile vena realizzativa (26 reti) dell’uruguaiano. E la lotta per il titolo di capocannoniere è sempre aperta: l’anno passato Di Natale ha toccato addirittura quota 29. Se son rose fioriranno…