Tema centrale: la presunta affinità con Zlatan Ibrahimovic. E MVB conferma: “Sì, ci sono delle analogie. Ma io non ero così incazzoso… Ci piace giocare bene e fare gol, certo. Io mi divertivo anche con buoni assist. Lui pure, è più potente, è pieno di furore agonistico, ma cerca molto il fraseggio, l’uno-due. (…) Per dare il massimo deve trovare la squadra giusta. Io l’ho trovata, quel Milan era una vera gioia, una squadra di campioni amici. Lui la sta trovando: questo Milan ha tecnica e sincronismi e farà sempre meglio“. E ancora: “Ibra è una roccia, un magnifico atleta, fa reparto da solo (…) L’ho visto pochi giorni fa con il Palermo: lui ama il bel gioco e il divertimento, ma adesso si incazza per nulla“.
Lieti ricordi alla festa per il 25° anniversario di Berlusconi presidente rossonero: “E’ stato bello ed emozionante, soprattutto ricordare i nostri tempi e i bellissimi giorni di calcio“. E alla domanda sui migliori allenatori di sempre (“Quattro, due olandesi, due italiani: Michels, Crujiff, Sacchi e Capello“) c’è un grande assente: José Mourinho. Van Basten spiega la sua scelta così: “Questi quattro allenatori hanno prodotto, per me, il calcio migliore. (…) Mourinho ha vinto tanto. Ma vincere non è tutto“. Il Milan potrà puntare in futuro alla Champions? “Non è ancora al livello delle tre finaliste, ma sta costruendo una squadra vera e presto tornerà alla pari con le big“.