Seedorf monumentale, Ibra da manicomio

Abbiati 6.5 – Tutti i cross che arrivano dalla sinistra sono preda sua. Sempre attento nelle uscite e dai tiri da fuori della Fiorentina, una vera saracinesca.

Abate 6.5 – Ti chiedi come uno che riesca a fermare Eto’o e Ronaldo possa soffrire alle incursioni di Vargas. All’inizio non lo tiene mai, poi prende le misure e si spinge anche in avanti. Certo, con un allenatore (Allegri) che ti insegna a fare il terzino è più facile che con un allenatore (il Giuda interista) che ti dice di fare il terzino.

Yepes 6.5 – Ci chiedavamo per quale motivo Galliani avesse voluto prendere a tutti i costi questo centrale colombiano. E ci siamo già ricreduti. Sempre attento dietro, perfetto nei lanci sul muro-Ibra e insuperabile di testa, un modestissimo vice Nesta.

Thiago Silva 6.5 – Alzi la mano chi abbia notato la presenza di Gilardino in campo. Va al doppio di tutti, ogni palla in area non ti preoccupa perchè sai già che c’è lui. Il mago Thiago nasconde la palla ogni volta che gli arriva nei piedi e la fa riapparire là davanti, sul testone di Ibra pronto alla sponda.

Zambrotta 6.5 – Menomale che Zambro è tornato. Il nostro punto debole, la fascia sinistra, si trasforma in una cassaforte dove Santana prova a fare il ladro, ma viene sempre preso. Ottimo nelle chiusure e anche propositivo davanti con qualche tiro da lontano, un gran recupero.

Flamini 6 – Un po’ meno fabbro rispetto alle ultime uscite, un po’ meno concetrato e incursore. Fa il suo gioco di contenimento e di recupero palloni, poco per un giocatore da Milan del suo calibro.

Van Bommel 5.5 – Male rispetto alla partitona nel derby. Lento e prevedibile nelle diagonali rossonere, una serata no. Il geometra olandese si trasforma così in uno zombie di Halloween, il momento peggiore per fare scherzi.

Seedorf 7,5 – Giusto fischiarlo quando non ne prendeva una, sacrosanto applaudirlo quando sforna prestazioni del genere. Sembra aver 3 polmoni, si propone davanti e copre agli errori dietro. Nel momento del bisogno Clarence c’è, destro secco nel sette e zittiti i gufi. Un calcio alle critiche e alle inseguitrici, avanti così capitan Seedorf.

Boateng 6.5 – Nel nostro editoriale Il morso del Boa venivano descritte le sue qualità di incursore. E il secondo gol ne è la conferma. Dinamicità e corsa al servizio della squadra, un toccasana per il Milan di Allegri. Si muove tra le linee e crea sempre la superiorità nelle ripartenze rossonere, ennesima prova di forza del Prince. – Dal 32′ st Gattuso sv.

Ibrahimovic 6,5/4 – Il dottor Jekyll e Mr. Hide gli fa un baffo allo svedese più forte del Mondo. Più forte sì, tanto da metterci lo zampino in tutt’e due i gol rossoneri, da provare a ricreare l’intesa con Pato che sembrava perfetta, da fare da muro su ogni lancio lungo della difesa. Ma allo stesso tempo ingenuo, sprecone, stupido, incomprensibile. Si presenta così sia davanti alla porta due volte e sbaglia clamorosamente, non da Ibra, sia in conferenza stampa con la scusante che fosse riferito a se stesso l’insulto del rosso, una scusa che non regge. Avevamo bisogno di lui e l’abbiamo riperso. Ibra, và a dà via i ciapp!

Pato 7 – La nostra punta di diamante parte affamata, mangiandosi un gol pazzesco a tu-per-tu con Boruc. Poi si riprende, e con lui cresce il Milan. Serve l’assist per Seedorf e realizza il gol dello 0-2 su una ripartenza da Oscar, degna dei mgliori film d’azione. Un velocista come lui è anche capace di tenere la palla quando siamo in 10 e stiamo soffrendo, è lui la nostra certezza con 14 gol del finale di stagione.

In grassetto il migliore.

Allegri 6.5 – Mette giù un Milan perfetto, che parte benissimo ma è ancora troppo lezioso sotto porta. Quando giochiamo palla a terra sembriamo (con i piedi ben per terra) il Barcellona dei nostri tempi, avversari che corrono e si stancano e noi che colpiamo in contropiede. Dicono che avrebbe potuto togliere Ibra prima per evitare l’espulsione, chi lo sapeva che sarebbe stato espulso avrebbe potuto chiamarlo per dirglielo. Nel finale se potesse entrerebbe in campo per pareggiare i numeri e dare sostengo ai nostri, uno sforzo premiato che rispedisce il collega toscano Mazzarri a -3.

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