“Non posso incazzarmi con me stesso?”

Non c’è pace per Zlatan Ibrahimovic: appena rientrato da una squalifica di due giornate, potrebbe restare fermo per altri tre turni. “Non ho offeso nessuno, se qualcuno si è sentito così mi scuso, ma io in quel momento ho imprecato solo con me stesso perché avevo appena perso il pallone. Fra l’altro sapevo che ero diffidato e per questo ero entrato in campo calmo. Francamente non so cosa dire. Rischio tre giornate di squalifica? Vediamo. Il Milan può arrabbiarsi con me? Giusto che succeda. Questo non è il momento giusto per questa espulsione”.

Una giornalista svedese gli chiede se si comporta così perché vuole lasciare il Milan: ”Non è così. Sembra piuttosto non possa arrabbiarmi con me stesso, vorrà dire che la prossima volta non aprirò bocca. Mi dispiace, quando sto fuori soffro e mi dispiace anche per le occasioni sbagliate. Ora spero di vincere questo campionato e l’anno prossimo di vedere un Milan ancora più forte. Ero arrabbiato perché avevo perso il pallone, ho detto una parolaccia a me stesso, non ce l’avevo con l’arbitro o con l’assistente”.

Chiedo scusa, sono uscito senza fare casino, guardavo il guardalinee perché era davanti a me, ma non ce l’avevo con lui – ha detto ancora Ibra -. E’ giusto se i compagni si arrabbiano, se uno esce quando la Fiorentina attacca. E poi tornavo dalla squalifica e non era il momento giusto per prendere questo cartellino rosso. Ma non mi posso incazzare con me stesso e mi danno il cartellino rosso?“.

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