Nervi tesi!

La bruciante sconfitta arrivata per mano di Totti nei minuti di recupero, dopo tante proteste, dopo un rigore negato e un goal annullato, ha lasciato l’ amaro in bocca all’ Udinese che si è vista scippare via la quasi sicurezza di partecipare alla prossima Champions League. Le assenze di Inler e Sanchez si sono fatte sentire e dopo la sconfitta con la Roma, vede ora la squadra di Guidolin al quinto posto, scavalcata dalla Lazio vittoriosa con il Parma e sente oramai il fiato sul collo della stessa Roma e la Juventus ritornata in corsa per l’ ultimo posto valido per la Champions. Le lacrime di Di Natale dopo la partita sono la sintesi perfetta di un sogno che sembra quasi essere svanito per la squadra friulana. La delusione era tanta, e tutta la tensione accumulata nel pre-partita è stata scaricata a fine gara. La sconfitta ha lasciato il segno e negli spogliatoi Handanovic attacca Cuadrado, reo di aver lasciato Riise nell’ azione che ha portato al goal nel finale del capitano giallorosso, e  Coda ha dovuto placare gli animi di capitan Di Natale e Angella che erano arrivati alle mani. Una situazione critica per la squadra di patron Pozzo che ha espresso fin ora il più bel calcio della nostra serie A. E’ la seconda sconfitta consecutiva per l’ Udinese che nel prossimo turno dovrà affrontare il Napoli. Guidolin per la sfida del San Paolo, in questa settimana più che sulla tattica dovrà lavorare sulla mente dei giocatori per quanto accaduto nel post-partita. Il gruppo sembra diviso e ora tocca ai senatori, Di Natale in primis, caricarsi la squadra sulle spalle e ricreare un clima di serenità nell’ ambiente.

Alberto Gencarelli

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