Prima di prendere l’aereo con destinazione Punta Raisi, Walter Mazzarri ha tenuto a Castelvolturno la consueta conferenza stampa prepartita.
Il tecnico toscano si rammarica ancora per l’esito del match contro l’Udinese, ma trasmette anche un messaggio di positività e forza per le restanti cinque partite da giocare: “ Mi è bruciato molto aver perso in quel modo domenica scorsa. Ho chiesto ai miei ragazzi di tradurre la rabbia in energia positiva per la sfida del Barbera. Si va a Palermo nel loro momento migliore. I rosanero hanno fatto benissimo contro Milan, Roma e Cesena. Questo è tutto quanto ci preoccupa”.
Quella di domani sarà una sfida che entrambe le squadre dovranno affrontare senza l’apporto di alcuni pezzi da novanta. Da poco infatti la società rosanero ha diramato i convocati di Delio Rossi, tra i quali non compaiono i nomi degli infortunati Liverani, Pinilla e Miccoli (che vanno ad aggiungersi all’assenza dello squalificato Goian).
Non è messo meglio il Napoli che dovrà rinunciare per squalifica a capitan Cannavaro e al Pocho Lavezzi.
Mazzarri in conferenza si è soffermato anche su quest’ ultimo argomento: “ Lavezzi e Cannavaro? Sono assenze importanti, ma è anche vero che questa squadra ha dimostrato di avere un’identità precisa. Mi aspetto molto da quelli che li sostituiranno. La sconfitta con l’Udinese è stata riassorbita. Ora ogni sfida sarà per noi come una finale.Continueremo a dare fino alla fine il 120 % delle nostre possibilità”.
Infine Mazzarri ha parlato di Gargano, Cavani e…se stesso: “ Gargano? Probabilmente giocherà. Dopo un momento di flessione, l’ho rivisto bene. Con la Lazio è entrato e ha fatto la differenza, ora è pronto.
Cavani? Davo per scontato che Edy avrebbe rassicurato la piazza. Non mi sono mai allarmato in questo senso. Credo che il ragazzo non abbia pensato ad andar via da Napoli neanche per un attimo.
Il mio futuro? Io non mi pronuncio a lavoro in corso. Se ora non parlo è perchè ho motivo di non farlo. La stampa non mi distrarrà. Mazzarri è pagato per fare l’allenatore, portare a termine i campionati e trascinare il più in alto possibile la squadra. Qualsiasi cosa dovessi dire sarebbe poi usata contro di me. Non voglio essere destabilizzato. Questa è l’ultima volta che tratto l’argomento”.
Walter il condottiero è a sole cinque battaglie dalla gloria…
Marco Soffitto