Le pagelle: Storari è sontuoso, Grosso rinato
STORARI 8: tre interventi strepitosi nel primo tempo tengono la Juve in partita. Inizia aprendo la manona sull’esterno destro di Vucinic al minuto 8, continua bloccando Totti e De Rossi. Dopo settimane di sondaggi pro o contro Buffon, lui si fa trovare prontissimo.
BONUCCI 6,5: soffre l’inizio veemente della Roma, ma non sbanda. Si fa notare per i capelli nerissimi e per un secondo tempo quasi perfetto.
BARZAGLI 6: media tra il 5 del primo tempo e il 7 del secondo. Nei primi 45 minuti si fa scappare Totti due volte e deve ringraziare Storari se l’errore non risulta decisivo. Secondo tempo attento e sicuro.
GROSSO 7,5: gli assist per i due gol e corsa da maratoneta. La mente torna a Italia-Australia, ottavo di finale del mondiale tedesco e all’azione del rigore procurato dal laterale sinistro. Non si limita ad andare sul fondo, ma ha la lucidità e la classe di alzare la testa e servire la palla sul piede di Krasic.
MOTTA 5,5: recita da attore non protagonista nella prima parte del match. Quella peggiore per la Juve. Soffre in difesa ed è poco preciso in fase di appoggio.
GRYGERA 6: entra ad inizio secondo tempo e la Juve passa. Non ha particolari meriti sui gol, ma dà sicurezza sulla fascia destra.
FELIPE MELO 6,5: nel centrocampo a tre si esalta nel coprire le spalle ai compagni di reparto. Recupera un’infinità di palloni e rimane lucido fino alla fine, evitando i suoi frequenti momenti di black out.
AQUILANI 7: esce dagli spogliatoi insieme al vecchio compagno di reparto e amico De Rossi. Dovrebbe essere il più emozionato e non mancano i fischi ingenerosi dei suoi ex tifosi. Ma l’imbarazzo dura pochissimo. Sale in cattedra strada facendo e conferma le potenzialità da vero regista.
MARCHISIO 6,5: è quello che si avvantaggia di più del nuovo modulo con i tre centrocampisti centrali. Gioca più palloni in posizione più avanzata e si alterna ad Aquilani nel ruolo di regista. Pregevole un cross d’esterno per la testa di Grosso.
PEPE 6,5: corre da una parte all’altra del campo, alternando spesso la posizione in campo con Krasic. Tiene in continua apprensione i laterali giallorossi, giocando più da trequartista che da ala.
KRASIC 6,5: il gol al volo è un bel vedere. È in netta crescita: lo dimostrano i continui tentativi di saltare l’uomo e la volontà di rimanere nel vivo del gioco, accentrandosi. Non ha ancora la lucidità necessaria per l’ultimo passaggio. Così molte ripartenze non si concretizzano. Emblematica è l’azione al minuto 72 quando, in area giallorossa, va al tiro ignorando Pepe completamente solo alla sua destra.
MATRI 6,5: si batte in mezzo ai forti centrali giallorossi, facendo reparto da solo. Non ha vita facile ma ha la pazienza di aspettare il momento giusto. Davanti a Doni rimane freddo e piazza un rasoterra sotto le gambe del portiere brasiliano.
Salvo Catalano