Ragnick non ha saputo trovare i giusti correttivi per mettere in difficoltà gli uomini di Sir. Ferguson, che ormai giocano ad occhi chiusi, e con la partita di ieri hanno dato prova di voler afferrare le grandi orecchie del calcio europeo. L’eroe della giornata è stato proprio il portiere dello Shalke che in estate lascerà per approdare al Bayern Monaco. Il nativo di Gelsenkirchen, ha promesso ai suoi tifosi prima di andar via di regalare la gioia di una vittoria, a questo punto la società biancoazzura vede il traguardo della Coppa di Germania, a meno che della polvere magica cali al Old Trafford, per replicare l’impresa di San Siro.
Neur è stato il baluardo contro cui si è scatenato il Manchester di Rooney e Giggs. Prodigioso, impavido e sempre concentrato nei primi 45 minuti, il numero 1 dello Shalke è autore di un primo tempo perfetto. Stilisticamente non elegante, ma efficace e sempre ben posizionato tra i pali. Divora l’entusiasmo del chicharito Hernandez, sfrutta i suoi 193 cm per annullare la bella conclusione dalla distanza del bad boy Rooney, e con un uscita magistrale chiude lo specchio all’eterno Giggs. Il primo tempo il Manchester assedia la metà campo avversaria, Neur fa da schermo alla sua porta e rimedia con carattere e senso d’appartenenza alle amnesie difensive dei suoi compagni.
Lo 0-0 sarebbe stato lo score ideale per una partita perfetta, ma in campo si gioca in undici, e proprio nel momento di flessione fisica degli inglesi, Giggs rompe l’incantesimo al sogno di Neur. Dodo pochi minuti Rooney non lascia scampo nell’uno contro uno e blinda la partita sullo 0-2, una seria ipoteca per la finale. Nel dopo partita Alex Ferguson, pensando al dopo Van Der Saar, sa di aver perso tra le mani un grande talento:”Manuel Neuer è stato incredibile, forse è la migliore prestazione di un portiere che abbia visto nella mia carriera”. Il ragazzo di Gelsenkirchen dopo questa prestazione, che conferma quanto di buono ha fatto in questa stagione, è il portiere che attualmente merita il titolo di “migliore del mondo”
Alessandro D’Auria