Il Cesena ci crede! E’ una squadra quadrata, pronta anche a mostrare le unghie per togliersi dall’ombra della retrocessione. Il Palermo, dopo il ritorno dopo 42 giorni di Delio Rossi, si è mostrato incapace di portare a casa i tre punti con due reti di vantaggio a pochi minuti dal termine. Gli uomini di Ficcadenti hanno mostrato maggiore determinazione, anche con un uomo in meno non hanno smesso di stringere i denti e lottare. Questo ha permesso di colmare la differenza “di qualità” tra le due squadre. Alla fine il risultato potrebbe risultare stretto, perché è proprio il Cesena che può recriminare la massima punizione in area, in ben due occasioni.
La tensione e l’agonismo l’hanno fatta da padrone, tant’è che Calderoni, secondo portiere della squadra romagnola dopo il 2-2 è corso davanti alla panchina rosanera ed ha inciso un sfottò poco gradito: “fenomeni!”. Istintiva la reazione palermitana, facendo degenerare l’episodio nel più classifico dei parapiglia a finale di gara. Dura la replica di Fabio Liverani nel post-partita: “mi hanno insegnato che dopo un gol si esulta con i compagni e con i propri tifosi. Credo che, umanamente – riferendosi a Calderoni – il suo livello sia molto basso, non so dov’è abituato a giocare”. Invece oer Ficcadenti le incomprensioni finali sono da corroborare “alla conduzione di gara dell’arbitro e all’atteggiamento dei giocatori del Palermo”.
Ma i veri fenomeni visti al Barbera sono stati Parolo e Giaccherini, si sono caricati sulle spalle la squadra per una rimonta consumata in appena 120 secondi. Forse la maglia della provinciale sta stretta ai questi due giocatori, protagonisti ad alti livelli alla loro prima esperienza in massima serie. Non è un caso che le big da tempo stanno sondando il terreno per portarli via dall’allegra Romagna.
Alessandro D’Auria