Siamo solo a metà marzo, ma la stagione di Vincenzo Iaquinta è già finita. L’esito degli esami a cui l’ariete juventino si è sottoposto stamani – dopo l’infortunio patito ieri in allenamento – è pesantissimo. Lesione ampia del muscolo retto femorale della coscia sinistra, recupero previsto non prima della metà di giugno. Una diagnosi che segna il triste epilogo di un’annata disgraziata, in cui Iaquinta aveva già saltato 17 partite per problemi fisici.
Vincenzo Iaquinta, nel corso della sua carriera, è stato spesso soggetto ad infortuni di diverso tipo. Da questo punto di vista, però, le ultime due stagioni hanno rappresentato per lui un autentico calvario. Il primo stop risale al 24 ottobre 2009, alla vigilia della partita contro il Siena: l’attaccante si infortuna in un contrasto durante la rifinitura. Pochi giorni dopo è costretto ad operarsi al menisco esterno del ginocchio sinistro. La prognosi per questo tipo d’infortunio è solitamente di 40 giorni, ma la realtà si rivelerà ben peggiore. Iaquinta rimane fuori fino alla fine di febbraio e le sue condizioni fisiche sono a lungo avvolte nel mistero. Qualcuno parla anche di problemi di ipocondria che condizionerebbero il recupero del giocatore.
Passa meno di un mese dal rientro – il 28 febbraio contro il Palermo – ed ecco un altro stop: due partite saltate tra il 25 e il 28 marzo per un problema al quadricipite femorale sinistro. Il 3 aprile Iaquinta è di nuovo in campo e stavolta riesce a rimanerci fino al termine della stagione. Marcello Lippi convoca il suo fedele scudiero per il Mondiale 2010, ma in Sudafrica per Vincenzo ricominciano i guai. Durante la partita con la Slovacchia, Iaquinta sente un dolore alla coscia sinistra, al rientro in Italia gli viene riscontrata una lesione al bicipite femorale, che lo costringe al riposo forzato per tutto il precampionato.
L’ennesima rentrée va in scena alla seconda giornata della stagione 2010/2011, il 12 settembre contro la Sampdoria. Il 24 ottobre si conta un anno esatto dall’inizio dell’incredibile serie di infortuni e purtroppo la ricorrenza viene degnamente “celebrata”: nel corso della gara contro il Bologna Iaquinta è costretto ad uscire per un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro. Un problema che gli imporrà un altro mese di assenza. L’attaccante si rivede all’Olimpico solo un mese dopo, il 7 Novembre contro il Cesena.
Arriva l’anno nuovo, ma da subito si capisce che la situazione della punta bianconera non è destinata a migliorare. Il 2 gennaio in allenamento Iaquinta avverte un fastidio alla coscia, preludio di uno stop che durerà fino alla gara di coppa Italia contro la Roma del 27 gennaio. Questa volta si batte ogni record, basta un giorno perché si presenti puntuale l’ennesima tegola, sottoforma di un’infiammazione al tendine rotuleo. Il 13 febbraio contro l’Inter assistiamo all’ultimo atto dell’infinita litania dei rientri. La conclusione di questa allucinante via Crucis è storia di oggi, anzi di ieri. Non resta che sperare che Iaquinta abbia finalmente pagato il suo ultimo debito con la sorte. E fare il nostro in bocca al lupo a questo sfortunatissimo bomber.
MARCO BILLECI