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Samp, dal sogno Champions al purgatorio!

I fischi a Marassi negli ultimi tempi erano rivolti agli avversari, ma domenica sono giunti proprio nei confronti dei blucerchiati. Dopo dodici mesi, le ambizioni per i doriani sono diametralmente capovolte. Solo un anno fa si assisteva alla cavalcata trionfante che portò la Samp targata Del Neri nei quartieri nobili della classifica, concretizzando proprio contro il Napoli all’ultima giornata di campionato il sogno Champions ai propri sostenitori. Quest’anno tutto è cambiato, il sogno si è tramutato in possibile incubo. Proprio dalla sconfitta ai preliminari contro il Werder, solo una marcatura è strozzato in gola l’accesso della Sampdoria nel calcio europeo che conta, è il primo fattore di squilibrio di questa annata che sta scivolando via senza fama e senza gloria. Eppure la Sampdoria fino a dicembre aveva gli stessi uomini in campo della stagione passata, a differenza del tecnico, Mimmo Di Carlo, autore anche lui dell’ennesimo miracolo clivenese.

Nono sono arrivati uomini nuovi dal calciomercato estivo, ma nel frattempo i campioni Pazzini e Cassano erano rimasti a furor di popolo, il capitano Palombo era pronto a riscattarsi dalla delusione mondiale. Gli ingredienti c’erano tutti per una stagione esaltante, forse qualche innesto  di qualità per affrontare il doppio impegno avrebbe dato maggior mordente e credibilità al progetto, ma del resto, nessuno degli addetti ai lavori si aspettava questo declino.

La violenta diatriba tra Cassano-Garrone è stato l’episodio chiave della stagione. L’eccesiva cassanata di fantantonio ha diviso il pubblico, ha creato scompensi, ha sgretolato quello che fin a quel momento la Genova doriana era riuscita ad esprimere.; l’incantesimo si è spezzato definitivamente.  A peggiorare la situazione a gennaio c’è stato l’addio di Gianpaolo Pazzini, che ha deciso di accasarsi all’Inter, rilanciata dal raffinato Leonardo. Senza il “Pazzo” l’attacco doriano  sembra aver smarrito la strada del gol. Nel mercato di riparazione è arrivato il diavolo rosso Macheda, mandato in Italia per proseguire il suo apprendistato calcistico, e Maccarone, dove a Palermo non trovava più spazio.

Ha rimetterci è stato anche Di Carlo, al suo posto è subentrato Cavasin, anche lui ancora a bocca asciutta. La Samp nelle 14 partite disputate nel 2011 ha raccolto 10 sconfitte, due vittorie casalinghe e due pareggi esterni, dati da piena media retrocessione. Il rigore sbagliato da SuperMac, in quello che è divento uno degli spareggi salvezza contro il Parma è la sintesi del malessere e del momento di difficoltà che sta vivendo la società. La classifica parla chiaro, ci sono solo 3 punti al ridosso della zona rossa. Il mese di Aprile è decisivo per le sorti per gli uomini di Garrone: c’è il Chievo fuori casa (un avversario che ha costruito un vero è proprio fortino al Bentegodi), il Lecce in casa (una delle dirette squadre più temibili in chiave salvezza) ed infine il Milan (in caso d’insuccesso al derby, la partita di San Siro sarà molto duro del previsto).

Alessandro D’Auria

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redazione