Vi ricordate l’ultimo Roma-Juventus di campionato? Una strepitosa doppietta di Diego aveva infuocato una già calda domenica di fine agosto. Il primo gol era stato un capolavoro: palla rubata a Cassetti, corsa per mezzo campo, Riise che rimbalza addosso al brasiliano ed esterno destro ad infilare l’incolpevole Bertagnolli. La Juventus sembrava aver trovato la stella a cui aggrapparsi per un campionato di vertice. Sogno di una notte di fine estate, ma sappiamo poi come è andata a finire.
Domani i bianconeri tornano nella capitale dopo un anno e mezzo in cui è successo di tutto, per dare seguito a una tradizione che nelle ultime stagioni li ha visti uscire imbattuti dall’Olimpico.
Son passati sette anni dall’ultima vittoria giallorossa: era l’8 febbraio del 2004, la sera delle quattro dita sventolate da Totti in faccia a Tudor. Da allora in campionato la Juventus ha ottenuto a Roma quattro vittorie e un pareggio.
Mai, tuttavia, negli ultimi dodici anni le due squadre si sono scontrate in una posizione di classifica così bassa. Oggi occupano il quinto e il sesto posto: 50 punti per la Roma, 45 per la Juventus. Lontane dalla lotta scudetto, nell’anno in cui, a otto giornate dalla fine, sognano ancora in quattro.
Per trovare una situazione simile dobbiamo tornare indietro alla stagione 1998/99, quando Roma e Juventus chiudono appaiate a 54 punti, dietro Milan, Lazio, Fiorentina e Parma. In mezzo stagioni esaltanti ad anni alterni.
Nell’anno dello scudetto giallorosso le due sfide finiscono in pareggio, con Nakata che a pochi minuti dalla fine del match di Torino regala pareggio e scudetto ai giallorossi con un destro meraviglioso da 30 metri. I bianconeri chiuderanno secondi, a meno due. L’anno dopo la situazione si rovescia: scudetto alla Juve, Roma seconda a un punto. Ma nei due scontri diretti i bianconeri non passano: 0 a 0 a Roma, e giallorossi vittoriosi per due a zero a Torino. Da allora Roma e Juventus non hanno più lottato contemporaneamente per lo scudetto.
Fortune ad anni alterni come dicevamo. Con il dominio bianconero prima di calciopoli e i tre secondi posti della Roma negli ultimi quattro campionati alle spalle dell’Inter di Mancini prima, di Mourinho poi.
Il tutto con una costante: le brillanti prestazioni della Juventus all’Olimpico di Roma. Oltre al già menzionato tre a uno della scorsa stagione, è da ricordare il rotondo 4 a 1 del 22 marzo del 2009. Sotto la guida di Ranieri, vanno a segno Iaquinta (doppietta), Mellberg e Nedved.
Di quella Juve però rimangono solo Buffon, Chiellini, Del Piero e Iaquinta. Segno di una rivoluzione che evidentemente non ha funzionato, visto che quella squadra, con i vari Tiago, Poulsen, Giovinco e Molinaro, chiuse il campionato seconda a dieci punti dall’imprendibile Inter.
Salvo Catalano