Dieci novembre 2010, Milan-Palermo 3-1: eccola la data dell’ultima apparizione di Inzaghi in questa stagione. In quella partita infatti, sul tentativo di recuperare un pallone, Pippo si rompe il crociato e il menisco del ginocchio sinistro: stagione finita. E invece no. Perchè non poteva finire così la stagione di SuperPippo, quell’Inzaghi sempre sul filo del fuorigioco, quell’Inzaghi capace di segnare due gol nella finale di Champions di Atene e di segnarne altrettanti al Real Madrid in soli 10′.
“Io non mollo, farò di tutto per tornare“, così parlava il n° 9 del Milan appena avuta la diagnosi dell’infortunio. E dopo soli 4 mesi da quel giorno, uno scenario incredibile potrebbe riaprirsi: la presenza di SuperPippo nel derby, la partita più importante di tutta la stagione rossonera. Ed è proprio per questo che Inzaghi non vuole mancare: fuori dalla Champions al Milan rimangono poche partite che contano veramente, motivo in più per provarci seriamente nel recupero.
A vantaggio del bomber rossonero va anche la nostra situazione là davanti, dove, senza lo squalificato Ibrahimovic, si fa fatica a trovare la via del gol (solo 1 nelle ultime tre partite per Pato, Cassano e Robinho). Per cui là davanti serve una scossa, uno capace di buttarla, in qualsiasi modo, sempre dentro. E chi meglio di Pippo Inzaghi?
In queste due settimane, dunque, causa pausa delle nazionali, si proverà. La sua presenza alla partita più cruciale dell’anno -e più attesa- non è cosa già fatta ma potrebbe avvenire, ovviamente partendo dalla panchina con possibilità di entrare in caso di evenienza. Il recupero risulterebbe così clamoroso per un quasi 38enne dato sempre per finito ma che è saputo sempre resuscitare, trascinandosi il Diavolo in paradiso.