Questa serie di atteggiamenti poco “professionali”, conditi da un condotta violenta in campo e dal ragguardevole episodio di nonnismo, il famoso lancio delle freccette ai giovani calciatori del City, hanno maturato la sua esclusione dalla nazionale. Al riguardo è proprio il Cesare Prandelli, alla vigilia della sfida contro l’Ucrania a Kiev, a chiarire la sua posizione. Per il commissario tecnico della nazionale, quelli di “Bad Otelli” sono messaggi che suonano come una “richiesta di aiuto che arrivano da un ragazzo in difficoltà” – ed ha aggiunto- “io sono a disposizione se mi vorrà telefonare”. La sua esclusione sembra svilupparsi con i suoi atteggiamenti, perché per Prandelli “sarà il campo” a far capire negli ultimi due mesi se Mario sarà pronto per questa avventura. “Si deve rendere conto che sta facendo male solo a se stesso” e per dimostrare che dietro alle bravate di ragazzo irrequieto c’è un fuoriclasse, dovrà dimostrare continuità di rendimento e nient’altro.
Sulla questione Mino Raiola, suo procuratore, è intervenuto in merito è ha dichiarato che “questo non è un momento felice per Mario, ma ne uscirà più forte che mai, fa parte di uno sviluppo, di una crescita, bisogna sopportarlo”.
Alessandro D’Auria