Cristian Pasquato il piedino ce l’ha. Lo stadio Braglia di Modena è diventato presto teatro delle sue magie “alla Del Piero”. Sono tante, infatti, le caratteristiche del giovane padovano che ricordano il capitano bianconero.
Oltre alle origini (Pasquato è cresciuto nelle giovanili del Padova), ci sono un fisico esile e scattante, i piedi vellutati e una visione di gioco fuori dal comune. Questo sembra l’anno della consacrazione tra i professionisti. C’è già chi lo considera l’erede naturale di Pinturicchio. Nella “terra del tortellino” Pasquato ha già fatto stropicciare gli occhi ai tifosi con 8 gol, tutti di pregevole fattura. Punizioni pennellate (il Novara ne sa qualcosa) e tiri a rientrare che rispolverano i fasti del capitano della Vecchia Signora. Anche il carattere, timido e riservato, unito a una professionalità insolita per l’età, sembrano i tratti tipici del predestinato in grado di raccogliere l’eredità del campione di Conegliano.
La Juventus potrebbe puntare su di lui per il futuro, con la speranza dei tifosi che il suo talento non venga bruciato troppo presto come successo con altri giocatori dalle caratteristiche simili. Ne sa qualcosa Sebastian Giovinco, anche lui piedi sopraffini, girato in prestito al Parma di Ghirardi. Colpevole, suo malgrado, di non possedere un fisico da granatiere, la “formica atomica” è stata una delle note più liete di inizio campionato, a dimostrazione che le sue giocate avrebbero fatto comodo anche alla squadra di Delneri.
Pasquato, 22 anni a luglio, è un patrimonio che il club bianconero non può dilapidare. Tanti errori sono stati commessi sui giocatori del vivaio, mentre in Europa le grandi squadre come Barcellona e Manchester United puntano decise sui gioiellini “fatti in casa” per dare nuova linfa alla prima squadra. Ne sono un esempio in Inghilterra i vari Gibson, Evans e Gill, tutti ventenni e arruolati alla corte di Alex Ferguson e i più noti, ma pur sempre giovanissimi, Piqué, Bojan e Pedro che incantano il pubblico del Camp Nou. Questi giovani sono la dimostrazione che un grande club non può pensare solamente ad arricchire la propria rosa con campioni provenienti dall’estero, ma deve trovare il giusto mix, producendo anche qualche talento “fatto in casa”.
Il mercato estivo aspetta al varco la dirigenza juventina e le gatte da pelare sembrano moltissime. Pasquato potrebbe essere una delle poche, piacevoli sorprese per Marotta che si ritroverà un pezzo pregiato a costo zero. L’auspicio è che nella prossima stagione il talento padovano possa esplodere nella massima serie, senza che il club bianconero debba ricorrere ad acquisti multimilionari in terre esotiche. Quello che è sembrato mancare alla Juventus di quest’anno, tra le altre cose, è il tasso tecnico tipico di chi vuol raggiungere i traguardi più ambiti. E la qualità, il signor Pasquato, sembra avercela nel sangue.
Alessandro Massini Innocenti