Napoli- Cagliari, da Lavezzi a…Lavezzi

Pochi mesi fa al  Sant’Elia gli azzurri hanno sfatato un tabù duro a morire: battere il Cagliari.

Il Napoli dell’era De Laurentiis nei nei suoi primi tre anni di serie A era sempre uscito con le ossa rotte dai confronti con gli isolani, in casa e in trasferta. Non tutte sconfitte, anche amarissimi pareggi che fino a una manciata di secondi dal novantesimo sembravano per i partenopei vittorie certe. Partite incredibili, come quella del primo anno in massima serie: gli azzuri di Reja vincevano in terra sarda grazie a una rete di Hamsik, ma nei minuti di recupero l’undici del presidente Cellino prima riusciva ad acciuffare il pareggio e infine trovava addirittura la vittoria. Anche il penultimo match in Sardegna è stato rocambolesco: il Napoli si trovava in doppio vantaggio al settantacinquesimo, ma negli ultimi quindici minuti la squadra che fu di Gigi Riva infilò per ben tre volte la porta di De Sanctis. Fortunatamente per il “ciuccio”, Marino Bogliacino firmò il definitivo 3-3 al novantaseiesimo. L’elenco sarebbe ancora lungo…Insomma, i rossoblù isolani hanno rappresentato per gli azzurri la più classica delle bestie nere, fino al match di andata del corrente campionato.

Il giocatore che ha spezzato questa maledizione è stato Ezequiel  Lavezzi: l’argentino, nell’ultima gara giocata al Sant’Elia, ha portato il Napoli alla vittoria grazie ad un contropiede micidiale in piena “zona Mazzarri”.

Finalmente il Pocho, dopo aver sbancato quasi da solo il Tardini, torna a calcare il terreno del San Paolo dove non segna dalla sfida contro il Milan, nell’ottobre del 2010. In quell’occasione siglò la rete più bella della sua storia partenopea: un pallonetto maradoniano che lasciò di stucco Nesta ed Abbiati. Dopo essere stato pesantemente criticato nel corso delle ultime settimane, domani l’ex giocatore del San Lorenzo può riconquistare definitivamente il popolo di Fuorigrotta e dimostrare quanto sia decisivo per la squadra di Mazzarri.

 

 

Marco Soffitto

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